Pakistano arrestato in hotel
Su di lui un mandato di cattura internazionale. Un altro caso Saman?
ALESSANDRIA – Era ad Alessandria con la moglie e i figli piccoli, da semplice turista, quando è stato arrestato in un albergo della città. A fermarlo, e a tradurlo in carcere a San Michele, sono state le Volanti della Questura che hanno eseguito un mandato di cattura internazionale.
L’arrestato si chiama Ahmed Farhan Junejo, medico pakistano di 47 anni, ora cittadino britannico: su di lui l’accusa di riciclaggio, nel proprio Paese, nel 2013. E’ stato fermato lunedì, all’hotel Diamante di Spinetta Marengo, su mandato internazionale emesso dall’Interpol il 18 gennaio 2018.
L’uomo è difeso dagli avvocati Alexandro Maria Tirelli e Federica Tartara. “Italia e Pakistan non riescono a collaborare e il recente caso di Salam lo dimostra” spiega l’avvocato Tirelli, riferendosi all’estradizione dei genitori della ragazza scomparsa a maggio da Novellara (Reggio Emilia), e sospettati di averla uccisa per essersi opposta a un matrimonio combinato.
Anche la storia di Junejo ha intrecci internazionali che partono da lontano. E’ lo stesso legale a ricordare che il padre del medico, magistrato della corte speciale anti terrorismo, venne ucciso per essersi ribellato al regime militare. A seguito dell’omicidio, la famiglia è scappata negli Stati Uniti “dove ha immediatamente ottenuto protezione”. Ahmed Farhan Junejo è stato tra i pochi a scegliere la Gran Bretagna, che gli ha concesso prima l’asilo politico e poi la cittadinanza “e, grazie ad accordi diplomatici col Pakistan, gli inglesi si sono sempre opposti all’estradizione”.
L’Italia, però, non ha accordi bilaterali. La vicenda di Saman Abbas lo dimostra. Idem questo nuovo caso, diventato anche “alessandrino”, ma soltanto perché l’arresto è avvenuto qui. A quanto si è appreso, la moglie e i figli di Junejo sono rientrati in Inghilterra.