“Difficoltà, ma anche possibilità di fare punti ovunque”
Marconi e Di Genanro recuperati, Celesia e Palombi convocati. "Si alza il livello psicologico, tecnico e fisico"
ALESSANDRIA – Alessandria prudente? O Alessandria con la faccia tosta? “Alessandria che deve avere grande attenzione”.
Moreno Longo è pronto per la sua terza volta in serie B, categoria che conosce molto bene, che sa come affrontare per obiettivi comunque alti, che si chiamino salvezza o promozione. Perché la grandezza di un traguardo dipende da molti fattori, anche dalla consapevolezza della propria forza e dei propri margini di crescita. “Prudenza e faccia tosta sono due parole in contrasto tra loro. A me piace l’equilibrio. Sarà fondamentale mantenere sempre la nostra identità, indipendentemente dall’avversario che avremo di fronte. Dovremo pensare a noi stessi: la B è un campionato in cui, su ogni campo, ci saranno difficoltà e insidie. Solo così, concentrandoci su di noi, e tirando fuori il massimo, dovremo sfruttare tutte le possibilità di fare punti“.
Opportunità conquistata
C’è la felicità di tornare in B, che è stata una delle motivazioni per il sì di Longo ai Grigi. “Nella mia scelta, a gennaio, c’era il desiderio di tornare, il più presto possibile, a vivere la B. Oggi sono doppiamente contento, per il risultato ottenuto e per l’opportunità di stare in un campionato così prestigioso”. Che inizia domenica a Benevento (20.30, diretta Sky sport) con una rosa limitata da alcune indisponibilità, ma anche con alcuni recuperi. “Di Gennaro e Marconi (entrambi schierati ieri nel test con la Sanremese, 4-2, l’attaccante anche a segno, ndr) fanno parte dei convocati. E sono a disposizione anche gli ultimi due arrivi, Celesia e Palombi“. Dunque ancora out, oltre ai lungodegenti Sini, Bellodi e Frediani, anche Prestia, Mantovani, Cosenza, Bruccini, Lunetta.
Alzare l’asticella
Che sia Benevento domenica, Pisa cinque giorni dopo, o una delle altre 17 avversarie, la scena cambia radicalmente per i Grigi. Questo i giocatori devono averlo ben chiaro in testa. “Ho detto ai ragazzi che bisogna alzare l’asticella. Perché si alza tutto: il livello psicologico, quello tecnico, quello tattico e, anche, quello fisico. Molto dipende dalla nostra bravura nel calarci in un campionato in cui la prima condizione è dare, sempre, il meglio di noi stessi. La B va affrontata con coraggio, con determinazione, consepevoli che ci saranno grandi difficoltà, ma anche grandi possibilità di fare punti su ogni campo. Per questo la priorità è pensare al nostro percorso, da affrontare con grande professionalità, perché i livelli li alza chi è professionista e professionale”.
Chi è l’Alessandria?
A 48 ore dal fischio d’inizio c’è la voglia di “capire chi siamo e come ci presenteremo. La prima partita è sempre una incognita. Lo è per tutti: sono convinto che servano cinque o sei partite per capire come si delineerà la struttura del proprio campionato e della squadra. Sono curioso, non solo io, di affrontare una grande squadra come il Benevento, ma anche di vederci all’opera in un torneo tanto importante come la B”.
E chi è il Benevento?
“Affrontiamo una delle protagoniste del campionato”. Che Edi Reja, ex grigio, ha indicato come la favorita per il ritorno in A. “Una squadra costruita per vincere. Ha cambiato allenatore, ma ha tenuto gran parte dell’organico della passata stagione. Elementi che, fino a due mesi fa, giocavano in A, per mezza stagione scorsa, tutta l’andata, una delle sorprese tra le neopromosse. Avversaria di grandissimo valore ed esperienza, per noi sarà bello e stimolante affrontarli a casa loro”.
Calcio d’agosto, ma vero..
A Genova, contro la Samp, molti complimenti, anche se, come sostiene Longo, è calcio d’agosto. Anche domenica, a Benevento, però, sarà ancora agosto. “Io non ho fatto complimenti alla squadra, perché mi sono arrabbiato molto per i primi dieci minuti del secondo tempo, in cui abbiamo regalato l’opportunità alla Sampdoria di passare in vantaggio con due gol evitabili”. E torna il concetto di equilibrio, qualità indispensabile. “Equilibrio nel valutare tutte le partite: quando parlo di calcio d’agosto non è per sminurie la Coppa Italia, anzi, ma perché questo è un periodo in cui molti giocatori non sono ancora in condizione. Perché i carichi importanti vanno metabolizzati o, come nel nostro caso, gli acquisti devono ancora integrarsi nei meccanismi della squadra e lavorare per migliorare. Solo di chi ha cambiato poco o ha avuto l’organico già completo in ritiro, può avere un vantaggio, a tutte le altre formazioni servirà ancora qualche partita per capire che valori e che rose ci sono”