“Contagi, nell’Alessandrino ben 97 casi in meno in una settimana”
Le riflessioni (e i grafici) del professor Bianchi dell'Upo
ALESSANDRIA – I dati degli ultimi giorni confermano la tendenza più recente: «Le curve di contagio sono in aumento – spiega il professor Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo – ma a ritmi notevolmente decrescenti, quando non in decelerazione. Certo, ingrossandosi i numeri si iniziano a vedere i primi effetti su ospedalizzazioni e terapie intensive, ma il quadro italiano è molto differenziato: abbiamo infatti regioni che corrono come contagi, e sono ovviamente quelle turistiche (Sardegna, Sicilia, Emilia Romagna, Toscana) ed altre in flessione (come il Piemonte e la Lombardia) o verso una stabilizzazione (il Molise in primis)».
Alessandria, che calo
Guardando a quanto sta accadendo in Piemonte, secondo il docente «si denota chiaramente una discesa nell’arco dei sette giorni, ma ultimamente pare più una stabilizzazione. Attenzione però alle diversità tra provincia e provincia: la performance migliore, infatti, ce l’ha proprio l’Alessandrino, con ben 97 casi in meno. In termini assoluti, la regione scende da 1.510 positivi a 1.462 (-48), con 209 episodi quotidiani. Come detto, se Alessandria fa -97, Novara fa -49 e Cuneo -20, ma all’opposto Torino registra ancora +82 e Asti +20».
E l’Italia come sta? «Se guardiamo i nuovi casi settimanali per 100mila abitanti – rileva Bianchi – è a 73, ma con un’occupazione di terapie intensive e ospedali molto bassa. La Lombardia è a 42, l’Alessandrino a 41 (ma rientra da oltre 50) e il Piemonte a 34. Attenzione però al dato delle Rsa, perché i casi nei sette giorni sono aumentati da 28 a 36, ed erano 15 appena quindici giorni fa».
Qual è il tasso di ricoveri in regione? «Le terapie intensive sono stabili a 5, pari allo 0,8%, mentre gli ospedalizzati crescono da 90 a 114 con il tasso d’occupazione giunto al 2%, ben lontano dalla soglia d’allarme del 15%. I decessi, invece, sono passati da 1 a 4 e, dopo 78 giorni, uno riguarda pure la nostra provincia».
Si stanno dunque spegnendo i focolai che destavano preoccupazione? «Alessandria cala da 264 positività a 167, il che vuol dire un bel -37% per una media di 24 episodi al giorno. Se pensiamo che erano 40 solo otto giorni fa… I guariti – aggiunge il professore – sono 142 in una settimana, oltre al decesso di cui abbiamo parlato prima: di conseguenza, i contagiati oggi sono 445, appena lo 0,11% della popolazione. E, guardandoci in giro, 71 sono di Alessandria, 40 di Novi, 36 di Acqui, 29 di Tortona, 26 di Casale, 16 di Cartosio, 15 di Gavi, 14 di Strevi… Speriamo che l’effetto combinato di Europei e feste sia terminato. E prepariamoci per settembre, con la riapertura delle scuole: quindi, come sempre, prudenza».