Occupazione in bilico: le ‘Conf’ analizzano i dati locali
E il Green Pass?: "I controlli spettano alla Polizia".
ACQUI TERME – Nei giorni scorsi la Cgia ha diffuso un dato sconcertante: causa Covid, il Belpaese ha perso 470mila occupati. La pandemia ha falcidiato lavoratori soprattutto tra il ‘popolo delle partite iva’, le categorie più colpite piccoli commercianti ed esercenti.
Abbiamo fatto il punto della situazione con le maggiori organizzazioni di categoria operanti nell’Acquese. «I dati in nostro possesso in questo periodo sono troppo parziali – spiega Sabrina Cerutti della Confcommercio – Tra il blocco dei licenziamenti e molte aziende rimaste aperte in virtù della sospensione di mutui e finanziamenti (oltre che di qualche aiuto ricevuto), non si possono fare bilanci. Ahinoi, il conto con la pandemia lo pagheremo più avanti: per questo sarà vitale utilizzare in modo strategico i soldi del Pnrr e preparare il Paese alle sfide durissime che dovrà affrontare». Insomma le ditte per ora ‘galleggiano’, in attesa di fare i conti quando i ‘rubinetti’ saranno chiusi.
Per Confesercenti la situazione è diversificata a seconda delle categorie: «Ad oggi non abbiamo registrato chiusure, ma la ‘ripartenza’ sta viaggiando a velocità diverse tra le attività – riferisce Roberta Rapetti – Gli artigiani stanno lavorando regolarmente, mentre in difficoltà sono i negozi di abbigliamento. E poi c’è il caso strano della ristorazione: da una parte ci sono ditte che riducono il personale in proporzione alla flessione della clientela (immaginiamo chi non ha la possibilità di installare un dehors) e chi, con l’arrivo dei turisti, cerca soggetti da assumere e non riesce a trovarne nemmeno all’Enaip».
Sul discorso Green Pass entrambe le associazioni sono concordi nel denunciare un ingarbugliato affastellamento di norme e direttive: «I controlli spettano alla Polizia. Non si può sanzionare un imprenditore per la disonestà della clientela».