“L’estate 2021 si classifica in Italia nella top ten delle più calde da oltre due secoli”
Necessario ottimizzare la spesa per evitare sprechi: meglio acquistare direttamente dai produttori
ALESSANDRIA – Con l’impennata della colonnina di mercurio nella prima metà di agosto, l’estate 2021 si classifica fino ad ora in Italia nella top ten delle più calde da oltre due secoli con una temperatura che a luglio è stata superiore di 1,24 gradi alla media storica che era stata superata di ben +2,18 gradi a giugno.
È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base della banca dati Isac Cnr che effettua le rilevazioni in Italia dal 1800.
“Le ondate di calore con la siccità rappresentano l’evento climatico avverso più rilevante per la nostra agricoltura con un danno stimato, a livello nazionale, di un miliardo di euro all’anno soprattutto per le quantità e la qualità dei raccolti – afferma il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – L’afa e la prolungata mancanza di pioggia stanno seccando la terra, scottando la frutta e la verdura, impoverendo i vigneti e provocando stress negli allevamenti. In sofferenza per le alte temperature, dagli ortaggi alla frutta, dal mais alla soia, dal girasole al pomodoro da conserva fino al foraggio necessario per l’alimentazione del bestiame”.
Ed è deflazione sui prezzi della frutta che fanno registrare una riduzione del 4,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. “La produzione di frutta estiva è stata dunque duramente compromessa proprio in un momento in cui pesche, nettarine, meloni ed angurie aiutano a combattere l’afa, a idratarsi e a fare il pieno naturale di vitamine in una estate segnata da temperature record che spingono all’acquisto di questi alimenti indispensabili per la salute – aggiunge il direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo – In queste condizioni per ottimizzare la spesa e non cadere negli inganni, il consiglio è quello di verificare la provenienza italiana, acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, comprare direttamente dagli agricoltori o nei mercati di Campagna Amica e non cercare per forza il frutto perfetto perché piccoli problemi estetici non alterano le qualità organolettiche e nutrizionali”.
Ma non solo. Infatti, il balzo della colonnina di mercurio, sta favorendo anche il diffondersi degli insetti dannosi per le coltivazioni come la cimice asiatica, la popillia japonica e il moscerino dagli occhi rossi, particolarmente temuti dai produttori ortofrutticoli per le perdite dei raccolti che possono provocare. “I nostri tecnici, grazie anche al supporto del Servizio Fitosanitario della Regione, stanno continuando i monitoraggi su tutto il territorio provinciale per capire cosa è possibile fare in concreto per fronteggiare il problema dell’invasione degli insetti alieni e contenere così danni economici molto rilevanti – concludono Bianco e Rampazzo – Serve una strategia complessiva contro le numerose e incontenibili malattie delle piante per non mettere a repentaglio l’intero patrimonio produttivo e poiché arrivano attraverso le frontiere colabrodo dell’Ue, è necessaria una tempestiva quanto efficace azione di prevenzione e contenimento”.