Definita l'operazione con il mediano francese classe '98
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“I primi innesti per essere competitivi. Arriveranno altri”
Per Longo il mercato ancora aperto. A Padova spazio anche ai nuovi. Tra i pali il titolare scelto Pisseri
ALESSANDRIA – “Sono arrivati giocatori che, per caratteristiche e per esperienza, ci aiuteranno ad affrontare una serie B di ferro. Con questi criteri si deve completare la costruzione della squadra, che ora abbiamo iniziato, con gli elementi che ancora saranno aggiunti”.
Moreno Longo pensa al Padova, e soprattutto al campionato che inizierà fra due settimane: l’Alessandria è ancora in costruzione, ma i pezzi aggiunti, specie nell’ultima settimana, confermano che le richieste sono state accolte, ma non ancora tutte esaudite e che, per il ds Fabio Artico e per la società, ci sono ancora operazioni da perfezionare (come quella di Abou Ba, già in città e alle firme) in entrata (e, naturalmente, in uscita, perché la rosa è molto ampia).
Pisseri è il titolare
Per il tecnico è il momento delle prima scelte: quella sul portiere l’ha già fatta, senza tenere aperti ballottaggi, con la massima trasparenza e chiarezza nei confronti degli interessati. “Il nostro titolare è Matteo Pisseri, che è stato uno dei protagonisti della promozione. Ma Russo sa che dovrà essere sempre pronto e bravo a giocaserla: chi mi conosce sa che le mie scelte sono fatte sulla base di ciò che ogni giocatore mi dimostra. Vale, naturalmente, anche per Pisseri, come per tutti i compagni”.
Continuità nel modulo
Gli innesti già fatti, e quelli che arriveranno, sono pensati per insistere sull’identità tattica costruita dall’arrivo di Longo. “Che sia un 3-4-1-2 o un 3-4-2-1, o un 3-4-3: dobbiamo dare continuità al lavoro, senza rivoluzioni, ma anche scegliendo elementi che ci possano permettere di cambaire pelle se ci sarà necessità di farlo”.
Aspettando Marconi
Michele Marconi domani a Padova non ci sarà. “Deve lavorare molto perché non ha partecipato alla prima fase di preparazione del Pisa, e, quindi, ha bisogno di aggiungere condizione e ritmo per essere disponibile e dare ciò che può garantire alla squadra e al gioco“. Fra gli ultimi innesti tutti necessitano anche di esercizi e carichi mirati. “Dei tre arrivati da Pisa Beghetto è quello più avanti. Benedetti si è allenato, ma solo in parte, come anche Mantovani, che a Salerno era tra i 6/7 elementi non aggregati al gruppo, ma comunque in campo. Accadrà spesso, in questa sessione di mercato: è l’effetto delle rose ampie, in cui parte degli elementi svolgono una preparazione ridotta e sta a noi da un lato insistere sulla condizione, con esercizi specifici, ma anche aggiungere minuti con il gioco”. Anche Orlando potrebbe essere utilizzato domani. “Per le sue caratteristiche è più avanti di altri: è convocato, potrebbe giocare”.
Sei assenti
Domani sei giocatori non saranno a disposizione: oltre a Sini, Bellodi e Frediani che hanno tempi più lunghi, anche Di Gennaro e Lunetta, “che, precauzionalmente, abbiamo deciso di non forzare, per smaltire un po’ di affaticamento. Stesso discorso per Bruccini, a riposo dopo la botta che ha subito nei primi minuti con il Fossano”. Dunque, in difesa, la possibilità di vedere Mantovani dall’inizio, in staffetta con Cosenza e, in fascia sinistra, subito Beghetto.
Terzo atto con il Padova
Alessandria e Padova si ritrovano dopo due mesi, con molti protagonisti della finalissima. “E’ la prima gara ufficiale: conta molto, abbiamo lavorato per affrontarla nel migliore dei modi, compatibilmente con i carichi di quasi tre settimane e con le novità di interpreti. Quello che non deve cambiare è lo spirito, lo stesso con cui abbiamo chiuso il campionato. L’atteggiamento deve essere lo stesso, la cultura del risultato deve essere nel nostro dna, come la determinazione a dare il 100 per cento”. Che Padova sarà? “Una avversaria molto compeititva: il ds Sogliano era stato bravo a costruire una rosa fra le più forti in assoluto dei tre gironi, che per due volte ha sfiorato la vittoria del campionato. Con questa linea mi pare stia lavorando, sia nelle conferme, sia negli innesti. Per loro, come per noi, è il primo esame che conta. a cui presentarsi al meglio per provare a centrare subito un traguardo importante”