Rigardo: “Agricoltori, occhio alla Popillia Japonica”
Il coleottero infesta le viti e fa ammalare le piante. Coldiretti allarmata
ACQUI TERME – In Lombardia la Popillia Japonica è diventata una minaccia per le colture. Agricoltori, associazioni di rappresentanza e amministratori comunali stanno cercando di arginarne una diffusione che potrebbe mettere in ginocchio l’economia di interi settori produttivi.
Abbiamo chiesto informazioni ad una esperta, la biologa Luciana Rigardo. «E’ un insetto che può essere facilmente scambiato per il Maggiolino o la Corruga della vita – spiega – Rispetto a queste specie è leggermente più iridescente ed ha dei puntini bianchi sull’addome. E’ un coleottero asiatico, probabilmente importato con i trasporti di vivaisti. Attacca le siepi di Photinia, i tappeti erbosi, ortaggi e piante da frutto, tra queste le viti. La larva mangia le radici, l’adulto la pagina fogliare, soprattutto quelle giovani e tenere, lasciando indenni solo la nervatura. Così blocca la fotosintesi clorofilliana e mina seriamente la salute della pianta».
“Goffo ma molto prolifico”
Questo insetto è facilmente visibile, lento (poco male per lui, non ha antagonisti naturali), un po’ goffo nel volare, ma è molto prolifico, quindi se non contenuto per tempo, può arrecare alle colture gravi danni. «In Lombardia, nel parco del Ticino dove è stata pianificata una campagna di contenimento con feromoni, ne vengono catturati ogni giorno sacchi interi. Il problema è che questo insetto può essere combattuto solo da adulto, con forti insetticida, perché la forma larvale rimane nascosta sotto terra.».
La Regione Piemonte ha pubblicato una locandina per allertare chi si sposta con automezzi dalle zone infestate, onde scongiurare la contaminazione di quelle ‘pulite’. La Coldiretti di Alessandria, memore l’esplosione dei primi casi nel 2019 a Casale e che oggi monitora quelli di Lu e Cuccaro, ha allertato gli agricoltori della Provincia. Nell’Acquese, riferiscono le associazioni di categoria, al momento non sono stati segnalati casi, ma data la copiosa superficie vitata sono partiti i controlli e forte è la preoccupazione. «Invito tutti, agricoltori e non a controllare le proprie colture e gli spazi verdi a loro disposizione. Un’infestazione della Popillia Japonica potrebbe essere una maledizione peggiore delle grandinate», ha concluso la Rigardo.