«La nostra provincia continua a scendere: altro minimo storico»
Le valutazioni di Carluccio Bianchi: «La regione cresce, ma a un ritmo minore di altri. Bene gli ospedali»
ALESSANDRIA La tendenza generale al peggioramento, emersa negli ultimi giorni, trova conferma, anche se occorre puntualizzare alcuni aspetti. A cominciare dal fatto che l’Alessandrino non solo resta in controtendenza, ma addirittura raggiunge il proprio minimo storico.
È quanto emerge dalle valutazioni di Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, che come di consueto analizza e interpreta i dati della pandemia.
«Bisogna sottolineare che in Piemonte l’aumento dei contagi è inferiore rispetto a quanto accade a livello nazionale, con quattro regioni, Sicilia, Marche, Abruzzo e Campania, che vanno verso la zona gialla. Da noi i numeri sono più contenuti, e anche se quasi tutte le province evidenziano un aumento, le cifre restano davvero basse».
Per quanto riguarda l’incidenza dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti, Alessandria è a quota 4, Piemonte a 6, Lombardia a 12, Italia a 14, più del triplo insomma. «Limitando l’analisi alla nostra realtà – aggiunge Bianchi – chi va meglio di tutte è Biella, ferma a 2, ma anche chi va peggio, e cioè il Vco, è a 10. Quindi al di sotto della media nazionale».
In materia di numeri assoluti, il Piemonte sale da 196 a 248 casi, 52 in più, 27% in percentuale (contro il 57 dell’Italia) e 35 al giorno.
«Il traino è rappresentato da Torino, con un contributo di 27 unità in più, a seguire Novara con 15 e Cuneo con 11. Sono interessanti, e anche controversi, i dati relativi ad asintomatici, che salgono dal 47 al 56%, e sintomatici extra protocollo, a loro volta in leggera crescita. Significa, purtroppo, che non si traccia, e alla luce degli effetti della variante delta non è certo una buona notizia. Stabili, e di fatto insignificanti a livello statistico, i numeri di Rsa e scuole, mentre ancora una volta le notizie migliori riguardano la pressione ospedaliera».
Le terapie intensive, attualmente tre in totale (erano 8) sono al minimo storico, con tasso di occupazione allo 0,5%. «E anche i ricoveri ordinari diminuiscono, con un indice di saturazione pari all’1,1%, quindi molto basso. Significa che la campagna vaccinale sta avendo un grande impatto, cosa che si deduce anche analizzando l’aumento di coloro che sono isolati al proprio domicilio. Insomma, per ora aumentano i casi, ma senza gravi conseguenze». Rispetto a martedì scorso, in tutto il Piemonte si segnalano ‘solo’ due decessi in più.
Infine Alessandria, che scende da 19 a 16 contagi settimanali, meno 16%, due di media al giorno. «È un nuovo minimo – conclude Bianchi – e le buone notizie non finiscono qui, perché non si registrano decessi oramai da 48 giorni. È stato eguagliato il precedente record, risalente all’estate del 202. I guariti, fisiologicamente minori in presenza di pochi casi, sono comunque 24 e di conseguenza gli attualmente positivi calano di 8 unità. In totale sono 56, corrispondenti allo 0,014% della popolazione».