Le MammeNoPfas: incontro con i ministeri della Salute e Transizione ecologica
Intanto, Montecastello attende il monitoraggio dopo contaminazione da cC6O4
ALESSANDRIA – Inquinamento Pfas: le mamme NoPfas del Veneto si battono per tutta l’Italia, e portano all’attenzione, di riflesso, anche la situazione alessandrina dove, ad esempio, è stata rilevata la presenza del cC6O4 (Pfas di nuova generazione prodotto da Solvay) nella falda, nel Bormida e nel pozzo dell’acquedotto di Montecastello chiuso, in via precauzionale, un anno fa.
Proprio a Montecastello – probabilmente a inizio 2020 – partirà, grazie alla spinta del sindaco Gianluca Penna, il monitoraggio sanitario su un campione della popolazione per capire se vi sia stata, e in quale misura, contaminazione.
Le MammeNoPfas chiedono “urgentemente un incontro congiunto con i Ministeri della Salute e della Transizione Ecologica.
I limiti nazionali per le sostanze perfluoroalchiliche Pfas vanno affrontati insieme.
Vogliamo proteggere tutti i bambini italiani – sottolineano a gran forza senza arrendersi – affinché quanto accaduto in Veneto non accada in nessun’altra regione italiana. Chi ci governa ha l’obbligo e il dovere di proteggere i suoi abitanti e garantire la vita alle generazioni future. Siamo ancora lontani dal vedere il cambiamento di visione necessaria che è rappresentata dai soli limiti nazionali allo scarico.
Ambiente e salute insieme, unite nello stesso obiettivo: proteggere i bambini!
Un passo indispensabile che non può più attendere: limiti 0“.
All’inizio di luglio hanno chiesto anche un incontro con il presidente della Provincia di Alessandria.