Dal Molin, niente finale. “Ho pianto”
Con 13''40 nella seconda semifinale non c'è ripescaggio. De Sanctis: "Lasciato solo"
TOKYO – Niente finale per Paolo Dal Molin sui 110 ostacoli alle Olimpiadi. Ci ha provato, nella seconda semifinale, l’atleta alessandrino, delle Fiamme Oro, allenato da Antonio De Sanctis, ma il quarto posto, soprattutto il 13”40 (4 centesimi meglio della batteria), non gli permettono di andare alla gara per le medaglie domani. Sarebbe bastato il suo record italiano (13”27), ma anche 13”30 per essere tra i migliori.
Lo sa e il più deluso è proprio Paolo, che ci credeva molto. “Per la prima volta ho pinato – confessa, al telefono, appena dopo la gara – perché sapevo di valere molto ti più in questo momento” Lacrime tante, “la condizione c’era, i compagni, qui, mi sono stati vicini, anche in queste poche ore tra batteria e semifinale. Non riesco a fare una analisi a caldo, adesso: quello che conta è il verdetto cronometrico, che non mi soddisfa per niente. Ci sarà tempo per analizzare gli errori (anche oggi ha abbattuto due ostacoli, ndr), purtroppo sono fuori dalla finale e sono arrabbiato, perché potevo farcela, l’avevo detto anche ieri che potevo, posso fare molto di più. Ma non mollo: riparto, ci sono, ho ancora obiettivi”.
Neppure guarda la terza semifinale, quella vinta dal suo amico Holloway: ha già la consapevolezza di non avercela fatta. “Insisto, analizzerò la gara, anche insieme al mio allenatore. Volevo chiudere questa prima Olimpiadi in modo diverso, ma Paolo Dal Molin c’è e non si ferma“. Prossimo obiettivo i Mondiali a Eugene, nel 2022.
De Sanctis, l’allenatore, è critico per la gestione del suo atleta da parte della federazione. “E’ stato lasciato solo, come d’altra parte, in tutto questo anno in cui abbiamo preparato gli Europei, con il bronzo a Torun, e il record agli italiani. Ho chiesto di seguirlo, a mie spese, ma non è stato possibile. Dopo un record italiano avrebbe meritato un trattamento migliore. Sarebbero bastate anche poche parole prima di andare sui blocchi. Sarebbe stato diverso: fuori dalla finale per soli 8 centesimi, quando si potevano creare condizioni differenti per Paolo. Ripartiremo insieme”.