La “missione” di Stefano: Ascolta l’Africa torna in Burundi
Stefano Gabriele, tra i fondatori dell'associazione di volontariato, partirà per Murayi a portare aiuti e riavviare i progetti sospesi
NOVI LIGURE — «Il frutto dell’amore è il servizio». Con questo slogan l’associazione novese “Ascolta l’Africa”, nata nel 2004 alla “Casa del Giovane” della parrocchia di San Pietro, ritorna a Murayi, in Burundi. A causa della pandemia non è possibile inviare in Africa il container pieno di aiuti che l’associazione era solita raccogliere durante l’anno. Così uno dei fondatori del sodalizio novese, l’ex assessore Stefano Gabriele, partirà da solo dall’Italia il 9 agosto per raggiungere Murayi e ritornare il successivo 6 settembre.
Scopo di questa missione in solitaria a nome di Ascolta l’Africa, è cercare di portare avanti i progetti interrotti a causa del coronavirus. «Tra i primi e più importanti c’è la manutenzione e il potenziamento dell’acquedotto – ha affermato Gabriele – con l’introduzione di tre nuovi “lavatoi”. Secondo progetto è il mantenimento della “Casa del Giovane” con il pagamento dello stipendio degli operai e degli educatori che vi lavorano tutti i giorni, tutto l’anno. Poi, cercare di sbloccare i “campi di lavoro” che si sono interrotti per l’impossibilità di organizzare qualsiasi iniziativa».
«Ma l’aspetto più doloroso che mi ha convinto a partire – continua Stefano Gabriele con un pizzico di commozione – è stato la mancata attuazione del progetto denominato “Nutrizione”. Abbiamo raccolto fondi per dare da mangiare dai 400 ai 600 bambini che frequentano le scuole gestite dalle suore. La mia “missione” è quella di portare più denaro possibile a questi bambini che chiedono solo di mangiare qualcosa».
Le modalità per il versamento del contributo con possibilità di detrazione fiscale è il seguente: tramite assegno bancario intestato ad “Associazione Ascolta l’Africa Onlus”; bonifico bancario a Intesa Sanpaolo su conto corrente IT 71M 03069 09606 100000 112641 scrivendo nella causale “Donazione per progetti Ascolta l’Africa”. È possibile evidentemente anche un contributo in “contanti”, contattando direttamente Stefano al numero 335 5461997 o rivolgendosi all’ufficio parrocchiale, in via Libarna 2 (tel. 0143 2526).