É il giorno di Paolo Dal Molin
Dalle 12.10 le batterie dei 110 ostacoli. Gli allenamenti al campo scuola, la famiglia a Occimiano
TOKYO – Ha applaudito e festeggiato il suo amico Marcell Jacobs, con cui si è allenato spesso a Roma e, anche, sulla pista di Alessandria. Oggi tocca a lui, a Paolo Dal Molin, campione italiano nei 110 ostacoli, detentore del record che ha stabilito a Rovereto, nella gara per il tricolore.
L’Olimpiade inseguita e conquistata prima di Tokyo, ma sfumata per infortuni poco prima della partenza, adesso è realtà: Dal Molin è il più veloce in Italia, ha tempi che alimentano ambizioni e sogni. In Giappone ha festeggiato, sabato, i 34 anni: un’età in cui, nell’atletica, si progetta una nuova vita e, invece, lui è pronto a viverla tutta e intensamente.
Si è preparato al campo scuola, dove è di casa e dove è iniziata la sua lunga storia nell’atletica. A guidarlo Antonio De Sanctis, pure lui ostacolista, soprattutto punto di riferimento per Paolo sempre, non solo tecnico. Che avrebbe voluto essere a Tokyo, ma è rimasto ogni giorno in collegamento, visionando i filmati degli allenamenti che Paolo Camossi, allnatore di Jacobs, ha inviato. “Sto bene, sono concentrato, ho in testa tutto quanto Antonio mi ha ripetuto in questi mesi. So di avere la spinta delle molte persone che mi vogliono bene e mi hanno sostenuto anche nei momenti difficili”. Ad Alessandria, ma anche in Monferrato, a Occimiano, dove c’è la famiglia affidataria e dove Paolo spesso torna. “E’ in grande condizione, sono fiducioso” conferma De Sanctis.
Ore 12.10, occhi sulla tv e cuore allo stadio Olimpico. Per centrare la semifinale di domani e poi la finale.