L’Anpi di Casale vicina ai cubani: «L’embargo degli Usa deve finire»
CASALE – L’Anpi di Casale ha espresso vicinanza e solidarietà ai cittadini cubani che da alcune settimane sono scesi nelle strade per protestare contro l’embargo statunitense: «La nostra sezione si unisce al coro dei tanti e tante che ne chiedono la fine, a maggior ragione in questo periodo di pandemia. L’embargo di generi alimentari, medicinali e beni essenziali per una vita dignitosa è uno strumento che colpisce gravemente la vita delle persone e non può mai essere considerato un mezzo valido di pressione politica sui governi perché è semplicemente disumano».
E nel farlo, la sezione casalese riprende le parole dell’allora presidente nazionale dell’Anpi Carla Nespolo, successive alla solidarietà manifestata dall’Isola all’Italia nel momento più difficile della pandemia: «L’Italia ha un debito di riconoscenza con tutti i Paesi che in queste settimane ci hanno prestato e ci prestano aiuto. A Cuba c’è un sistema sanitario universale e gratuito fra i più avanzati del mondo, nonostante un embargo iniziato nel 1962. L’embargo ha creato e continua a creare in modo del tutto immotivato danni indicibili ad un paese pacifico, generoso, autonomo».
«A causa di questa misura, a Cuba mancano le siringhe per poter vaccinare la popolazione – continuano dall’associazione – È stata lanciata dall’Associazione di Amicizia Italia-Cuba una campagna di raccolta fondi per consentire all’Isola di far fronte a questa emergenza e la nostra sezione vi aderisce con convinto senso di solidarietà».