Danni al parco giochi: dal Comune un appello ai genitori
L'amministrazione sezzadiese: "Fate capire ai vostri figli quanto sia sbagliato non avere cura del proprio paese"
SEZZADIO – Per noia o per mala educazione? È quanto si chiede l’amministrazione comunale sezzadiese dopo i nuovi episodi di vandalismo perpetrati ai danni delle strutture comunali da parte di gruppetti di giovani poco avvezzi al senso civico e al rispetto del patrimonio pubblico. L’ultimo atto di inciviltà si è verificato questa notte nell’area adibita a parco giochi. “Questa volta è stata divelta una sbarra della ringhiera. Nei giorni scorsi – fa sapere la casa comunale sulla propria pagina Facebook – è stato portato il portabiciclette della Chiesa e lasciato in condizioni pericolose al parco giochi. Divelto il cartello all’ingresso, rotte alcune giostrine ed imbrattate altre (posizionate nuove qualche mese fa). Oltre all’immondizia che, nonostante i cestini presenti viene sistematicamente abbandonata per terra (cartoni di pizza, lattine etc)”.
Comprensibile lo sconforto percepito dagli amministratori locali per gli appelli evidentemente vani rivolti ai propri giovani compaesani e ai loro genitori. “Il Comune può fare poco se agli sforzi per migliorare gli spazi comuni si deve fronteggiare sempre chi, per noia o maleducazione, decide di sfasciare o deturpare gli spazi che ha a disposizione. Abbiamo già parlato a molti di loro e continueremo a farlo. Chiediamo un aiuto anche alle famiglie dei ragazzi di Sezzadio. Fate capire loro quanto sia sbagliato non avere cura del proprio paese e quanto potrebbe anche costare in termini di conseguenze”.
Per arginare lo spiacevole fenomeno il Comune ha intenzione di intensificare i controlli, ma la videosorveglianza non può essere l’unico espediente educativo: “Continueremo a far pulire questo spazi dal personale comunale – avvisano dal Municipio – e implementeremo insieme ai Carabinieri il monitoraggio di questi luoghi, anche con l’utilizzo di telecamere se sarà necessario, ma è chiaro che, se i messaggi non partono dalla scuola o dai genitori, sará una lotta contro i mulini a vento. La cui sconfitta va ben oltre l’onere di rimettere un cartello o risistemare una ringhiera.
Contiamo nell”aiuto di tutti”.