Autostrade e treni, nuovo affondo del “Gruppo Viabilità”
OVADA – Da un lato c’è la richiesta avanzata dalla Regione Liguria quale compensazione per il caos cantieri. Un “conto” da 300 milioni di euro che è già arrivato sulla scrivania del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile. Dall’altro è stata ufficializzata in mattinata la chiusura della tratta autostradale Genova Aeroporto-Pra’ (sull’A10, in direzione Savona, ndr) dal 6 al 23 agosto prossimi. “Si tratta purtroppo di un cantiere che Aspi e il ministero valutano non procrastinabile – afferma il governatore regionale Giovanni Toti -. I referenti della concessionaria hanno spiegato che, in base a quanto stabilito dal Ministero, alcune difettosità delle gallerie in quel tratto devono essere risolte entro il 26 agosto: in caso contrario, il tratto verrebbe comunque chiuso al traffico in assenza del rispetto dei requisiti minimi di sicurezza per la circolazione”.
Un’altra doccia fredda per i pendolari, protagonisti (loro malgrado) di un’estate bollente. “Siamo preoccupati ed allibiti dal sommarsi di lavori indifferibili che, ancora una volta, metteranno in ginocchio le Valli Stura e Orba ed il basso Piemonte – spiegano i rappresentanti del Gruppo Viabilità Valli Stura ed Orba -. I treni della Genova-Ovada-Acqui saranno sospesi per lavori indifferibili legati al Terzo valico con la conseguenza che lavoratori, pendolari e turisti dovranno trasbordare su bus sostitutivi che dovrebbero percorrere la A26 e la A10 che però sarà chiusa h24 da Genova Aeroporto a Genova Prà per indifferibili lavori autostradali. Se effettivamente questi lavori risultano indifferibili questo significa che i tratti dove quotidianamente transitano migliaia di mezzi non sono sicuri come si vorrebbe fare credere. A cosa sono serviti tutti i lavori notturni (e diurni) svolti finora sulla tratta Aeroporto – Prà?”.
Dopo i problemi causati dalla chiusura notturna dell’A26, con la conseguente “invasione” di tir e mezzi pesanti in Valle Stura, ora è la volta di un provvedimento che avrà impatti importanti sia sui residenti (in Basso Piemonte e Liguria) sia sul comparto turistico. “Gli abitanti delle nostre zone sono ormai avvezzi a trovare vie di scampo personali come usufruire di ferie e permessi, cambiare turni lavorativi, prendere in affitto stanze provvisorie nel capoluogo ligure in cui alloggiare (sic!!) per arginare i continui disagi che si manifestano – concludono dal Gruppo Viabilità Valli Stura ed Orba -. Viviamo a poche decine di chilometri da Genova ma risultiamo a tutti gli effetti distanti anni luce dalla città, con servizi pessimi e diritti (alla mobilità, al lavoro e alla salute) costantemente calpestati: è mai possibile venire perennemente dimenticati da tutti? Troviamo sconcertante che non esista un’adeguata comunicazione tra i vari soggetti interessati e gli enti preposti che permetta di calendarizzare i lavori di pertinenza evitando che si accavallino tra loro. Ricordando agli enti preposti che anche gli abitanti delle Valli Stura e Orba hanno impegni indifferibili su Genova, legati al lavoro, alla salute, allo svago, chiediamo una soluzione rapida e pratica a questo nuovo problema”.