“Chiese aperte”, un pomeriggio alla ricerca della cupola scomparsa
Visite guidate a San Pietro e alla Maddalena, dove rimangono tracce della Chiesa di Santa Maria del Carmine, andata distrutta
NOVI LIGURE — Domenica i volontari di “Chiese aperte” tornano a Novi Ligure con il racconto di alcuni degli edifici sacri più belli della città.
Si parte dall’Oratorio di Santa Maria Maddalena, che sarà possibile visitare e apprezzare grazie alla disponibilità della Confraternita e del Priore, Mario Ristagno, che hanno aderito a questa iniziativa.
All’interno c’è da scoprire un autentico tesoro di fede e arte, con due punte di diamante: il gruppo del Compianto, realizzato in terracotta nel XVI secolo, che costituisce uno dei rari esempi di arte rinascimentale presenti in città e nella provincia di Alessandria (eccezione fatta per Santa Croce a Bosco Marengo), e il maestoso Calvario ligneo, realizzato negli ultimi anni del Cinquecento dal maestro fiammingo Daniel Hucquelier, concepito come un’antica sacra rappresentazione, quasi si trattasse di un “sacro monte” come quelli di Crea e Varallo, raccolto però nell’intimità di un luogo sacro e non disperso in un percorso all’aperto.
Sempre nel centro storico, a metà di via Roma, i volontari di “Chiese aperte” saranno a San Pietro che, oltre a rappresentare un punto di riferimento per l’arte barocca a Novi, custodisce al suo interno opere d’arte provenienti da un edificio barocco purtroppo ora distrutto: la chiesa di Santa Maria del Carmine, la cui immagine è immortalata “in 3d” in un antico plastico ligneo raffigurante la città di Novi Ligure nel 1750 e custodito all’interno dell’Oratorio della Maddalena.
«Data la durata delle visite, circa mezz’ora, sarà possibile visitare sia l’una che l’altra chiesa, e così scoprire la storia della terza (scomparsa) di Santa Maria del Carmine: due chiese, anzi, tre, in un solo pomeriggio», spiega Andrea Scotto, uno dei referenti dell’iniziativa.
Le visite si terranno dalle 16 alle 18 (ora di inizio dell’ultimo tour). La partecipazione è gratuita e, data la disponibilità di posti all’interno delle chiese, non è necessaria la prenotazione: occorre però attenersi alle norme anti Covid (mascherina, distanziamento) normalmente previste.
Nel dipinto che immortala la battaglia di Novi (1799), realizzato da August Alexander Von Kotzebue tra il 1852 e il 1855, si nota al centro la chiesa della Collegiata, ma il pittore russo ha “mischiato” i due campanili del duomo cittadino con la cupola del Carmine, nel frattempo andata distrutta.