Quanti Grigi in nazionale
Da Ferrari a Baloncieri, da Banchero e Cattaneo a Rivera. E gli ori alle Universiadi
ALESSANDRIA – Quando si entra al ‘Museo del calcio’, a Coverciano, dove ora è presidente Matteo Marani, tutto parla di Alessandria. Perché, nel giorno di gloria dell’Italia, meritano di essere ricordati i molti che sono partiti dal grigio per indossare l’azzurro. Fin dalle origini del club, nel 1912: in quel luogo, a Firenze, ci sono le maglie di Giovanni Ferrari e cimeli di Baloncieri, di Banchero, di Rivera. C’è, anche, la monetina da 5 franchi francesi lanciata in aria nel 1968 per decidere chi, tra la nostra nazionale e quella dell’Unione Societiva, sarebbe approdata alla finale per il titolo continentale. L’unico vinto fino a ieri sera, fino al tripudio di Wembley. C’è da emozionarsi, e tanto. Perché da poche ore c’è anche la sala con le maglie dei campioni di Euro 2020: merita una visita, per ricordare, tifare e commuoversi.
DA CARCANO A FERRARI
Il primo, in assoluto, è stato Carlo Carcano, in mediana: 31 gennaio 1915, piazza d’Armi a Torino, Italia – Svizzera 3-1. Poi il primo conflitto mondiale e il ritorno in campo nel 1920, a gennaio, Velodromo del Sempione a Milano, l’Italia che travolse la Francia, 9-4, con Carcano (che andò anche a segno), Ticozzelli (unica convocazione, raggiunse la sede di gara in bicicletta, lui che partecipò anche al Giro d’Italia da indipendente). C’era anche Guglielmo Brezzi, all’epoca nel Genoa e poi nell’Alessandria. A maggio fu il turno di Adolfo Baloncieri, a cui appartiene ancora un primato: è il grigio che ha segnato più reti in nazionale.
Elvio Banchero, nel 1938, vinse il bronzo olimpico a Amsterdam, nella squadra guidata da Augusto Rangone, e segnò anche una tripletta nella finalina con l’Egitto. E poi Pippo Gandini e Luigi Bertolini, ‘testa fasciata’, uno dei ‘leoni di Highbury‘ epica battaglia, vinta dagli inglesi 3-2.
Renato Cattaneo, capocannoniere di 109 anni della storia dell’Alessandria, fu uno dei protagonisti di una gara da record, a Genova: 6 aprile 1930, Italia B – Lussemburgo 8-1, ben quattro Grigi in campo, Bertolini, Avalle, Ferrari e Cattaneo, gli ultimi tre in gol, come anche Banchero, che all’epoca era al Genoa.
Giovanni Ferrari resta l’unico ad aver vinto due titoli mondiali e quando fece l’esordio in azzurro era ancora nella formazione alessandrina. Vanta anche un altro record che, oggi, assume un significato ancora più forte: è il primo ad aver segnato all’Inghilterra nella prima gara ufficiale, nel 1933, 1-1, suo il momentaneo vantaggio.
Anche nell’Italia B ci sono giocatori che hanno vestito la maglia grigia, come Umberto Busani, Luigi Milano e Giovanni Riccardi.
RIVERA, RAVA E GLI ‘UNIVERSITARI’
Nato a Cassine, una lunga carriera nella Juventus, con il titolo olimpionico nel 1936 e la Rimet nel 1938, Pietro Rava ricevette l’ultima chiamata in azzurro nella stagione 1946 – 47, quando era all’Alessandria, 3-2 sull’Austria, a San Siro in amichevole, 1° dicembre 1946.
Il nome di Gianni Rivera è legato agli Europei e alla prima vittoria a Wembley dell’Italia: il ‘bambino d’oro’, nato in via Pastrengo, ha vinto il titolo nel 1968 e nel 1973 era in campo quando, con un gol di Capello, gli azzurri espugnarono un tempio del calcio mondiale, fino a quel momento stregato. Fu il successo di quelli che gli inglesi avevano definito i ‘camerieri’: in fondo anche ieri la squadra di Mancini non era favorita e ha conquistato un Europeo, impresa che è già leggenda.
In epoca più recente ci sono giocatori che sono passati da Alessandria e poi sono arrivati in nazionale: Valerio Bertotto (4 presenze) e Angelo Gregucci, convocato da Vicini per la partita di qualificazione agli Europei 1992, ma non utilizzato. In azzurro, però, è stato assitente di Mancini agli inizi della sua esperienza da ct, nel 2018.
Ben tre ori alle Universiadi per giocatori dell’Alessandria: Gianni Califano nell’edizione 1997 a Palermo e Roberto Sabato (nella foto sopra) e Luca Mora, nel 2015 in Corea del Sud. Nel 2019 a Napoli il bronzo di Tommaso Cucchietti.