L’acqua potabile non va sprecata: il sindaco vieta usi impropri
A Pareto vietato l'utilizzo per usi non strettamente domestici
PARETO – Negli ultimi anni, in particolare nel mese di luglio, l’approvvigionamento idrico è diventato un problema purtroppo sempre più puntuale. A causa della scarsità delle piogge durante l’arco dell’anno e per usi impropri e sprechi di utenti poco avveduti le riserve degli acquedotti pubblici d’estate si esauriscono con grande facilità. L’emergenza acqua, quindi, per i Comuni (in particolare quelli più piccoli) sta diventando un’inevitabile appuntamento stagionale. Per prevenire tale fenomeno il sindaco di Pareto, Walter Borreani, pochi giorni fa ha emanato un’ordinanza che impone il divieto assoluto fino al 30 settembre (senza ad ogni modo escludere la disposizione di temporanee deroghe) “di utilizzo dell’acqua potabile per usi diversi da quello strettamente domestico” e “di innaffiamento degli orti dalle ore 18 alle 5”.
Per i paretesi, quindi, vietato innaffiare il giardino, lavare la propria auto o riempire vasche o piscine con acqua potabile distribuita dal pubblico acquedotto, in quanto “l’erogazione per uso domestico ha la precedenza assoluta rispetto agli usi diversi da quelli strettamente alimentari o igienici”.
Borreani, quindi, chiede la collaborazione dei suoi compaesani per un uso più razionale della risorsa idrica al fine di assicurare il corretto utilizzo dell’acqua destinata al consumo umano.
Ai Carabinieri di Spigno e agli organi di pubblica sicurezza il compito di vigilare sul rispetto dell’ordinanza e di verificare l’origine dell’acqua eventualmente utilizzato per il riempimento di vasche, piscine o per il lavaggio auto.