Il Centrosinistra si candida come alternativa al governo Lucchini
"La situazione è critica. Urge un polo di rinnovamento"
ACQUI TERME – L’allarme viene lanciato dal Centrosinistra unito, Articolo 1, Partito Democratico, Italia Viva: «Acqui è in una situazione grave sotto ogni profilo e necessita di un risveglio civico oltre che politico. Noi riteniamo che la creazione di un polo civico, orientato al centrosinistra, che raccolga le forze della città più coinvolte nella vita sociale, imprenditoriale, comunitaria, sia lo strumento necessario per poter dare forza ad una futura amministrazione che cambi la città».
Critiche all’amministrazione Lucchini: «I 5 Stelle hanno avuto una possibilità, ma dimenticandosi di aver vinto per 5 voti e con il determinante apporto di elettori di altre origini politiche e culturali, si sono chiusi in sé stessi ed hanno amministrato asserragliati nel loro fortino, lasciando incancrenire le problematiche esistenti (vedasi impianti sportivi e Palacongressi), non risolvendo nulla e, soprattutto, non riuscendo a captare le esigenze della collettività (vedasi la cessione/vendita delle azioni delle terme di Acqui S.p.A e la sistemazione di Piazza Italia.) – lamentano – Infine, seppure non sia vero che non esistono più destra e sinistra, è indubbio che in una città come la nostra sia giunto il momento di unire le forze migliori, siano esse moderate o meno, ex elettori di centrodestra e delusi grillini, che abbiano piena coscienza che il nostro futuro non può essere messo nelle mani di chi questa situazione ha creato o aggravato».
Tra le situazioni irrisolte compare anche l’Avim la ‘municipalizzata’ che avrebbe dovuto gestire il patrimonio immobiliare comunale ed in realtà ha accumulato debiti. Il Centrosinistra pensa ad un rinnovamento anche estetico: «Noi opereremo, oltre che per uno sviluppo della città e della zona, per una gestione ordinaria (giardini, pulizia, servizi igienici, marciapiedi, ecc,) degna di una comunità civile. Un decoro, smarrito nel tempo, adeguato ad una città che punta sul turismo e termalismo – e poi terme – Ci batteremo per avviare un processo di revisione della normativa regionale sulle concessioni delle acque termali, non essendo più consentita la concessione perpetua, puntando ad una soluzione non monopolistica delle acque. Ribadiamo la nostra contrarietà alla vendita delle azioni delle Terme di Acqui S.p.A. decisa dai 5 Stelle contro il volere di tutte le opposizioni».
Infrastrutture: «Acqui necessita di un miglioramento della viabilità interna con almeno due vere piste ciclabili che attraversino la città. Una soluzione per i vari passaggi a livello (via della Brondina, via Santa Caterina, Corso Divisine Acqui) e per la realizzazione di una rotonda all’innesto di stradale Savona con la strada provinciale verso Terzo (incrocio pericolosissimo) – per le più grandi – Ci batteremo per la realizzazione della tanto attesa bretella con casello autostradale a Predosa e per iniziare un percorso con gli altri comuni per la realizzazione della pista ciclabile 18 prevista dal piano regionale Alessandria – Acqui Terme – Alba che si interseca con la ciclabile europea e nazionale Venezia-Torino detta Ven-To, in fase di realizzazione, Occorre pensare ad un nuovo ponte sul fiume Bormida che colleghi la circonvallazione con la provinciale SP456 verso Ovada, per velocizzare il collegamento con Ovada, riducendo il traffico sul ponte Carlo Alberto e in zona Bagni».
Per le manifestazioni si pensa a rilanciare le grandi manifestazioni acquesi: premio Acqui Storia, dalla mostra Antologica, dalla festa delle feste e attivare e concentrare le iniziative in campo enogastronomico, grande attrattiva per gli stranieri. Novità: un piano paesaggistico per ampliare l’area Unesco. Sport: «Ristrutturare ed ampliare il Centro sportivo di Mombarone e rilanciare il parco ex “Nazioni Unite” oggi “Eroi della Sanità” mantenendone la proprietà pubblica».
Per i servizi sociali il Centrosinistra pensa ad una gestione consortile e alla valorizzazione dell’associazionismo. «Se i cittadini ci daranno fiducia e vorranno cambiare, ci impegniamo in una gestione veramente aperta e dialogante con la popolazione e le forze di opposizione» il messaggio finale.