Festival di Cannes 2021: ritornare alla vita e al cinema
Ritorna con la 74esima edizione – dopo un anno di arresto a causa della pandemia – il Festival del cinema di Cannes, in programma nei luoghi storici della manifestazione dal 6 al 17 luglio 2021.
Il presidente Pierre Lescure ha parlato di «una fantastica eruzione di ritorno alla vita», mentre il direttore artistico Thierry Frémaux ha sottolineato: «Abbiamo fatto solo quello che avevamo programmato fin dall’inizio, senza cedere ad azioni irresponsabili o scoraggiarci. Ora è il momento di ospitare una grande Cannes, senza dare per scontato che la pandemia sia finita».
A inaugurare il Festival “Annette”, musical surreale per la regia di Leos Carax, con protagonisti Marion Cotillard e Adam Driver nei panni rispettivamente di una cantante e un comico che vedono le loro esistenze scombussolate dalla nascita di una figlia.
Il film di chiusura sarà, invece, “Agente Speciale 117 Al Servizio della Repubblica – Allarme rosso in Africa nera”, terzo capitolo di un’autentica saga cinematografica di culto in Francia, parodia delle pellicole sulla falsariga delle avventure alla James Bond. Protagonista l’Agente Speciale al Servizio della Repubblica Francese interpretato dal premio Oscar Jean Dujardin, sotto la nuova regia di Nicolas Bedos (“La Belle Époque”, 2019).
Il presidente della giuria di Cannes è Spike Lee, primo artista afroamericano alla guida della commissione per l’attribuzione dei premi.
Nel gruppo dei giurati troviamo la regista austriaca Jessica Hausner (“Lovely Rita”, 2001; “Hotel”, 2004; “Amour Fou”, 2014), il cineasta brasiliano Kleber Mendonça Filho (già in concorso a Cannes nel 2016 con “Aquarius”), l’attrice americana Maggie Gyllenhaal, il sudcoreano Song Kang-Ho (conosciuto per il ruolo del padre di famiglia in “Parasite” di Bong Joon-ho, Palma d’Oro a Cannes nel 2019 e premio Oscar come miglior film nel 2020); oltre alla cantautrice Mylène Farmer, all’attrice francese Mélanie Laurent, nota per aver rivestito il ruolo di Shoshanna in “Bastardi senza gloria” di Quentin Tarantino (2009) e all’attore francese di origini algerine Tahar Rahim, già protagonista de “Il profeta” di Jacques Audiard (2009). Lo stesso Audiard è in gara con “Paris, 13th District”, film sulle relazioni d’amore e d’amicizia contemporanee, girato in bianco e nero per le strade di Parigi.
Tra i 24 film in concorso l’unica presenza italiana è quella di Nanni Moretti, con il suo “Tre piani”, tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore israeliano Eshkol Nevo.
La pellicola racconta la storia di tre famiglie che abitano una palazzina borghese, dove – almeno in apparenza – la pace regna assoluta. In realtà, ogni nucleo condominiale nasconde parecchi scheletri nell’armadio, verità nascoste che presto o tardi sono destinate a venire alla luce.
Il film si avvale di un cast di pregio, da Margherita Buy a Riccardo Scamarcio ad Alba Rohrwacher e Adriano Giannini, oltre allo stesso regista.
Molto atteso è anche “Benedetta” dell’olandese Paul Verhoeven, che dopo il controverso “Elle” (2016) con Isabelle Huppert si ispira alla vita di Benedetta Carlini (interpretata da Virginie Efira), una religiosa del XVII secolo invischiata in una storia d’amore saffico.
“The French Dispatch”, invece, del regista di culto Wes Anderson, ritrae un’immaginaria redazione francese con sede a Ennui-sur-Blasé: a detta dello stesso autore si tratta di «una lettera d’amore nei confronti dei giornalisti, ambientata nella sede di una rivista statunitense in una città francese del XX secolo». Il cast è, anche in questo caso, ricco di nomi: da Timothée Chalamet a Frances McDormand, da Tilda Swinton a Saoirse Ronan, Léa Seydoux, Bill Murray, Willem Dafoe, Christoph Waltz e Anjelica Huston.
Ha una buonissima fama, ancor prima del passaggio in concorso a Cannes,”A Hero”, il nuovo film dell’iraniano Asghar Farhadi, già vincitore di due premi Oscar (“Una separazione”, 2011; “Il cliente”, 2016). “A Hero” narra la vicenda di Rahim, in prigione a causa di un debito non pagato. Approfittando di un congedo di due giorni, Rahim prova a convincere il creditore perché ritiri la denuncia, ma si verifica un imprevisto. Nella pellicola si ritrovano alcuni dei più noti attori iraniani: Amir Jadidi, Mohsen Tanabandeh e Fereshteh Sadre Orafaiy, oltre alla figlia del regista, Sarina.
Attesissimo è anche “Bergman Island”, scritto e diretto da Mia Hansen-Løve, che segue la vita quotidiana di una coppia di registi americani (Tim Roth e Vicky Krieps) trasferitisi sull’isola di Fårö, nel Mar Baltico, luogo del cuore e ‘buen ritiro’ di Ingmar Bergman. Il film, dalla gestazaione molto lunga e laboriosa, vede nel cast Mia Wasikowska e Anders Danielsen Lie, ed è in concorso per la Palma d’Oro.
“In Memoria” – scritto e diretto per la prima volta al di fuori del suo paese dal regista tailandese Apichatpong Weerasethakul, vincitore della Palma d’Oro nel 2010 con “Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti” – ha come straordinaria protagonista Tilda Swinton (qui anche produttrice esecutiva), nelle vesti di una donna scozzese alle prese con una misteriosa sequela di inspiegabili rumori notturni, mentre è ospite della sorella in Colombia. «Le persone immaginano le cose e hanno paura», ha spiegato il regista. «Il film parla di questo, dell’attesa di qualcuno che non si conosce».
Non si può non citare, in ultimo, “Jane by Birkin”, il documentario che l’attrice e musicista Charlotte Gainsbourg ha realizzato sulla madre, autentica musa e icona di stile fra gli anni Sessanta e Settanta. Il film ripercorre tre anni della vita e della carriera della Birkin, compresa la sua relazione con il cantante e musicista Serge Gainsbourg, padre di Charlotte.
Da non trascurare, in questa edizione 2021 del Festival di Cannes 2021, la selezione speciale ‘Un Certain Regard’, che – come sottolinea Thierry Frémaux – «torna al cinema degli esordienti, dei giovani, della ricerca, come del resto era stato concepito»; così come la nuova sezione Cannes Premiere: «Sono film che avrebbero potuto far parte della competizione ufficiale. È una tale calamita che tutti vorrebbero essere lì. Vorremmo accogliere il maggior numero possibile di film ma dobbiamo avere rispetto per la giuria che deve vedere i film con il giusto tempo», fanno sapere dall’organizzazione del Festival. Tra le pellicole di punta della nuova sezione “JFK Revisited: Through The Looking Glass”, di Oliver Stone.
Otto le opere presentate fuori concorso, da “Fast & Furious 9 – The Fast Saga” di , a “La ragazza di Stillwater” di Tom McCarthy e al documentario musicale di Todd Haynes “The Velvet Underground”.
I premi speciali della 74esima edizione saranno attribuiti a Marco Bellocchio e a Jodie Foster.
Bellocchio riceverà la Palma d’Onore il prossimo 16 luglio: «I premi servono per andare avanti, per rendere leggermente più facile il nostro lavoro. Sono contento della mia vita, di tutto quello che mi è successo, questo riconoscimento rappresenta qualcosa di speciale. Non ho mai ricevuto un premio a Cannes, se non nel 1980 per Michel Piccoli e Anouk Aimée, i due protagonisti del mio film “Salto nel vuoto”», ha commentato il cineasta, che era già stato omaggiato dieci anni fa con il Leone alla Carriera di Venezia. «È un regista, un autore e un poeta, siamo orgogliosi di onorarlo», ha dichiarato Thierry Frémaux.
La Palma d’Onore è stata assegnata soltanto altre cinque volte, a Clint Eastwood, Agnés Varda, Francis Ford Coppola, Bernardo Bertolucci e Manoel de Oliveira.
Jodie Foster verrà, invece, premiata con la Palma d’Oro alla Carriera il 6 luglio, nel corso della cerimonia d’apertura del Festival, a cui parteciperà quale ospite d’onore.