ALESSANDRIA – Il 30 giugno si è svolta l’assemblea ordinaria del Collegio Costruttori ANCE di Alessandria per approvare il Bilancio consuntivo 2020 e quello preventivo 2021.
I lavori sono stati aperti dalla relazione del presidente Paolo Valvassore che ha preso in esame la situazione socio-economica a partire dall’inizio della pandemia affermando che il quadro generale sta lentamente riprendendo, pur tra molte difficoltà.
“In questo ultimo anno – ha detto il presidente dei costruttori – oltre alle difficoltà solite della nostra categoria, si sono aggiunte quelle della difesa sanitaria nei cantieri, quelle delle incertezze normative, quelle delle incertezze operative e, non ultima, quelle dei rincari delle materie prime, che rischiano di metterci ulteriormente in difficoltà. Tuttavia, la nostra è una categoria abituata a guardare avanti e a darsi delle prospettive, sia nell’immediato che nel futuro”.
Paolo Valvassore ha, quindi richiamato l’attenzione su una disponibilità finanziaria per gli investimenti mai vista prima e che va utilizzata per riprendere l’attività sia nel pubblico che nel privato.
Per quanto concerne i lavori per la pubblica amministrazione – Comuni, Provincia e Regione – “tempi e modalità richiedono una visione diversa del nostro operare, ha sottolineato Valvassore. Oggi, infatti, è la cosiddetta “rete” d’imprese che ci permette di essere competitivi nel nostro settore. Soprattutto per quanto concerne i lavori stradali. Non possiamo permetterci distrazioni o tentennamenti per evitare di essere travolti. Già il rincaro delle materie prime ci costringe a rivedere programmi, prezzi, progetti e prospettive. E guai – per dirla con il nostro Presidente Buia – se non arrivassero clausole revisionali, almeno nei contratti pubblici, in modo da avere un cuscinetto nel caso di aumento dei costi perché le nostre imprese sono schiacciate fra contratti che escludono la revisione dei prezzi e un sistema di fornitori e subappaltatori che chiedono ristoro. E mancati interventi potrebbero portare alla fermata dei cantieri”.
Il presidente dei costruttori ha, poi, richiamato l’attenzione sulla “necessità di attivare, a tutti i livelli e con tutti i mezzi disponibili, un grande piano di manutenzione delle città e dei territori. Cioè, tutti i programmi dei Comuni destinati all’efficientamento energetico, all’illuminazione pubblica, al risparmio energetico degli edifici pubblici, all’installazione di impianti di energie rinnovabili, all’adeguamento e alla messa in sicurezza di scuola ed edifici pubblici e all’abbattimento delle barriere architettoniche”.
Se il “pubblico” attende le risorse dall’Europa per dare una sterzata paragonabile, almeno negli auspici, a quella del dopoguerra con i fondi del Piano Marshall, il “privato” sta operando attivamente con le normative del Superbonus. “Le nostre imprese – ha sottolineato il presidente Valvassore – lavorano ma, anche qui, siamo di fronte ad incertezze perché i tempi di agevolazioni fiscali non garantiscono un proseguimento del Superbonus capace di sostenere le richieste temporali dei privati. L’ANCE esprime “grande apprezzamento” sul Superbonus ma fa presente che sono necessarie risposte immediate e chiarimenti interpretativi oltre che, ovviamente, la proroga dell’incentivo a tutto il 2023”.
Il presidente dei costruttori ha poi annunciato la realizzazione da parte di Ance Alessandria di una piattaforma innovativa per la gestione dei bonus edilizi : “in questo ultimo anno abbiamo rinnovato il nostro sito e realizzato una nuova piattaforma in grado di agevolare, in primis, le nostre imprese associate, insieme ai professionisti, ai cittadini, con la prospettiva di allargarne l’utilizzo a tutta la filiera. Dobbiamo, però, utilizzarla perché se la realtà in cui viviamo è cambiata, anche noi dobbiamo adeguarci utilizzando gli strumenti che le nuove tecnologie ci mettono a disposizione”.
A conclusione della sua relazione, Paolo Valvassore ha ricordato che “i costruttori sono il volano di ogni ripresa perché l’edilizia genera domanda interna sull’80% degli altri settori economici.
Nella storia recente non esiste ripresa che non abbia messo al centro il settore dell’edilizia. Il nesso fra crescita economica e risorse destinate al settore edilizio è, perciò, innegabile. E sono convinto che anche questa volta sarà ancora così”.