Rifiuti: sulle tariffe è battaglia di cifre
Il comune parla di aumenti tra i 2 e i 7 euro a seconda del nucleo famigliare. "Ovada viva": «Costi troppo alti, servizio insostenibile»
OVADA – Un single pagherà 124 euro. Un nucleo famigliare di due persone 214 euro. A salire con i componenti 254 (3), 292 (4) e 330 euro (5). Sono le nuove tariffe rifiuti approvate l’altra sera dal Consiglio Comunale di Ovada. Il provvedimento doveva arrivare entro la fine del mese. In questi giorni la stessa operazione è in fase di completamento da parte di tutti i comuni del bacino Econet tra Acquese e Ovadese. Rispetto all’anno precedente gli aumenti per le utenze domenistiche oscillano tra 2 e 8 euro. «Il costo per lo svuotamento dell’indifferenziato passa da 19 a 24 euro – ha precisato Marco Lanza, assessore all’Igiene Ambientale del Comune di Ovada – Questo meccanismo è solo in parte compensato dal calo della parte fissa della tariffa. Questo scenario non ci soddisfa certamente, ma siamo di fronte ad un servizio efficiente, capillare pensate ad esempio all’Eco Bus e in grado di dare risultati di assoluto valore».
Molto critiche le opposizioni allineate sul voto contrario. «Non da oggi sosteniamo che questo meccanismo non funziona – ha attaccato Angelo Priolo, consigliere di “Ovada viva” – e che nel lungo periodo questi aumenti contenuti diventeranno insostenibili. C’è poi il nodo degli abbandoni. In questo modo si incentivano solo i furbetti. E il regolamento per le telecamere lo stiamo aspettando da tre anni». Sulla stessa linea Pier Sandro Cassulo, capogruppo di “Ovada viva”. «Siamo di fronte alla deliberazione delle incognite. E non si capisce cosa succederà con le utenze non domestiche. Non sono stati forniti i dati per fare un calcolo». Critico anche Mauro Lanzoni (Movimento Cinque Stelle). «Avete messo in piedi un carrozzone pachidermico – ha spiegato – Per questo il mio voto può essere solo contrario».
Nel corso della seduta sono state varate anche le agevolazioni per le attività economiche alle prese con le chiusure per l’emergenza sanitaria. A disposizione 154 mila euro, tra quanto stanziato nell’anno in corso e quando era avanzato a fine 2020. Sarà Econet a ripartire le risorse sulla base dei calcoli effettuati sotto forma di riduzioni in bolletta.