Fallimento Cerutti: Bobst è in vantaggio, ora Rinascita ha 10 giorni per rilanciare
La multinazionale svizzera è arrivata a offrire 6milioni e 200mila euro
CASALE – Oggi si è celebrata l’asta per il fallimento Cerutti e, a 6milioni e 200mila euro, cifra offerta dalla multinazionale Bobst, la cordata Rinascita si è fermata. Ancora presto però per dire che la ‘partita’ sia finita. Rinascita ha ancora 10 giorni per rilanciare prima dell’aggiudicazione definitiva.
I sindacati stanno alla finestra, forti del doppio accordo raggiunto lunedì con le due pretendenti. I dettagli delle due intese saranno spiegati domani in assemblea al presidio di via Adam, che prosegue dal 17 febbraio.
Nei testi dei documenti sottoscritti i temi sono quello occupazionale (anche dal punto di vista qualitativo), del piano sociale e degli ammortizzatori sociali.
Solo una parte dei circa 180 lavoratori rimasti coinvolti nel fallimento potrà conservare il proprio lavoro. Gli ultimi numeri parlavano di 61 assunti potenzialmente da Rinascita, che lavorerebbero a Casale, e di 30 per Bobst (ai quali si aggiungerebbero i 40 esterni della costituenda cooperativa) che verrebbero impiegati a San Giorgio nello stabilimento della multinazionale svizzera.
La nota della curatela
All’esito dell’asta celebrata in data odierna, cui hanno partecipato Bobst Italia s.p.a. e Seconda Rinascita s.r.l., l’azienda Cerutti è stata provvisoriamente aggiudicata alla Bobst Italia s.p.a. al prezzo di euro 6.200.000,00 a fronte di una base d’asta di euro 5.000.000,00.
Entro dieci giorni vi è la possibilità per i Fallimenti di ricevere nuove offerte irrevocabili di acquisto migliorative, per un prezzo non inferiore a quello di aggiudicazione, maggiorato del 10%: nel qual caso sarà celebrata un’asta finale tra il nuovo offerente e l’aggiudicatario provvisorio ai fini della designazione dell’aggiudicatario definitivo.
Poiché in data odierna è terminato l’ultimo periodo di cassa integrazione richiesto dai Fallimenti, i Curatori Ignazio Arcuri e Salvatore Sanzo, in conformità ai provvedimenti autorizzativi già emessi da Giudici delegati, hanno attivato le necessarie procedure affinchè i lavoratori possano accedere alle ulteriori forme di sostegno al reddito previste dalla legge (NASPI – Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego).