Camioncino contro i manifestanti alla Miliardo Yida
"Non accettiamo che chi fa sciopero - dicono dai SiCobas - diventi bersaglio e vittima di crumiri scatenati e assassini"
PONTECURONE – Con i lavoratori Miliardo Yida in sciopero, ai cancelli della fabbrica di Pontecurone si è sfiorata un’altra tragedia dopo quanto accaduto solo pochi giorni fa alla Lidl di Biandrate, in provincia di Novara, dove un camionista ha investito i dipendenti in agitazione uccidendo Adil Belakhdim.
Come raccontato da alcuni presenti, poco dopo l’inizio del sit-in e sbucando all’improvviso dalla via Emilia, un mezzo si è diretto contro i manifestanti presenti. Ad un operaio, salvo per miracolo essendo riuscito a schivarsi grazie ai compagni, il camioncino è passato sulla gamba, fortunatamente senza ferirlo gravemente.
“Come lavoratori che lottano per rivendicare miglioramenti delle condizioni di lavoro e vita, non accettiamo che chi fa sciopero diventi bersaglio e vittima di crumiri scatenati e assassini – dicono dal sindacato SiCobas dopo l’accaduto – Questi sono criminali che, dopo i fatti di Biandrate e anche della Brt di Campogalliano, a causa del clima anti-operaio e anti-immigrati, si sentono spinti e legittimati a provare a ferire e addirittura uccidere i lavoratori che scioperano per tutti rivendicando salario, diritti e dignità contro licenziamenti, precarietà e repressione. L’autore non è nuovo a questo tipo di gesti: poche settimane fa aveva compiuto esattamente la stessa azione durante la manifestazione davanti alla fabbrica, tanto che attualmente è anche denunciato a piede libero per quell’episodio.La lotta continua: lo sciopero va avanti per ottenere il reintegro dei lavoratori licenziati, la messa in sicurezza di questa fabbrica pericolosa e inquinante, il rispetto degli accordi migliorativi del sindacato“.