Staffetta paralimpica Obiettivo Tricolore, tappa a Novi nel nome di Zanardi
La staffetta ciclistica che vede coinvolti 70 atleti farà sosta al Museo dei Campionissimi
NOVI LIGURE — La carovana di Obiettivo Tricolore transiterà anche da Novi Ligure. La grande staffetta ciclistica che vede coinvolti 70 atleti paralimpici su 54 tappe il 7 luglio farà infatti sosta al Museo dei Campionissimi.
Testimonial d’eccezione, anche se solo idealmente, Alex Zanardi, il pilota automobilistico che perse le gambe in un incidente nel 2001 e che ora per la seconda volta sta tentando di riprendersi la propria vita dopo essere stato investito durante una gara di handbike, giusto un anno fa.
Tre le staffette organizzate dal centro d’ascolto per lo sport paralimpico Obiettivo3 – verde, bianca e rossa – che si riuniranno a Bologna da dove proseguiranno verso Catania come Staffetta Tricolore. Il Museo dei Campionissimi sarà raggiunto dalla staffetta “Verde”: il 7 luglio la partenza è prevista da Valenza e il testimone sarà raccolto da Alessandro Velata [nel riquadro], 19 anni. A Novi gli subentreranno la milanese Eleonora Mele e Francesco Demaio, giornalista di Orbassano, che proseguiranno fino a Piacenza.
L’invito è quello di unirsi agli atleti e percorrere con loro anche solo un breve tratto di strada. A Novi ci saranno gli atleti di Anmil Sport, l’associazione promossa da Bruno Ferretti che vanta campioni del calibro di Alessandro Moscatello, e i rappresentanti alessandrini della Fand, la federazione delle associazioni di disabili.
I tre protagonisti della frazione novese della staffetta hanno davvero qualcosa da insegnare a tutti noi. Velata è un ragazzo di Valenza cresciuto nel vivaio dell’Alessandria Calcio. A soli 16 anni, nell’aprile 2019, esce di strada con il suo scooter e batte violentemente la schiena. La diagnosi impietosa parla di paraplegia: dopo cinque mesi in ospedale prova l’handbike e ne è entusiasta. Da allora fa parte della squadra di Obiettivo3.
Eleonora Mele, 41 anni, ha giocato a basket in serie C ma un brutto incidente motociclistico l’ha privata dell’uso della gamba sinistra. Ad aiutarla nel percorso riabilitativo l’uso della bicicletta: viene classificata nella categoria C5, riuscendo a laurearsi campionessa italiana paralimpica e a partecipare al mondiale con la maglia della nazionale.
Demaio, 40 anni, è cintura nera di kickboxing quando scopre la mountain bike e partecipa alle prime gare, ma la sua ascesa sportiva è bloccata dalla diagnosi di sclerosi multipla che arriva nel 2014. Una batosta dalla quale Francesco riesce a riprendersi grazie al sostegno della famiglia e alla forza dello sport.