Casale: controlli a tappeto, arresti e denunce
CASALE – Il Comando Compagnia Carabinieri di Casale Monferrato, in questo momento di inizio di vacanze estive e di attenuazione delle norme anti-CV-19, sta attuando una capillare controllo del territorio come principale forma di prevenzione, in grado di incidere direttamente sulla soglia dell’allarme sociale con l’immediato risultato di impedire la commissione di reati e consentire il libero svolgimento delle legittime attività dei cittadini.
Questi controlli del territorio, che vedono quotidianamente impiegati oltre 50 Carabinieri, nella maggior parte dei casi capeggiati dai comandanti di Stazione, rappresentano il fondamento di tutta l’azione di contrasto, associando alla vigilanza generica la ricerca e la raccolta di notizie, fondamentale strumento di conoscenza per la prevenzione e la repressione dei reati.
I militari, al termine di un’articolata attività investigativa, hanno denunciato per tentata rapina aggravata in concorso, danneggiamento in concorso, porto abusivo di coltello, violazione della misura di prevenzione personale dell’avviso orale e del foglio di via obbligatorio, a vario titolo, due rumeni con numerosi pregiudizi di polizia, un 42enne sottoposto alla misura di prevenzione personale dell’avviso orale del Questore e un 32enne sottoposto alla misura di prevenzione personale del foglio di via obbligatorio.
I due, in concorso tra loro, avrebbero richiesto insistentemente a un connazionale del denaro per acquistare delle bevande alcoliche e, al suo diniego, dapprima il 42enne lo minacciava con un coltello e successivamente entrambi lo aggredivano con calci e pugni, lasciandolo a terra.
Dopo qualche minuto, la vittima riusciva a fuggire, venendo soccorsa da una pattuglia dei Carabinieri e da personale del 118. Trasportato presso l’Ospedale di Casale Monferrato, all’uomo venivano riscontrate una frattura al naso e diverse escoriazioni e contusioni su tutto il corpo.
Successivamente, la vittima tornava a riprendere la propria auto, parcheggiata nei pressi del luogo dell’aggressione, trovando il lunotto posteriore infranto e una portiera posteriore divelta e danneggiata.
I militari hanno arrestato, su ordinanza di esecuzione di una pena detentiva in regime di detenzione domiciliare, emessa dalla Procura di Vercelli, un 33enne del Vercellese con pregiudizi di polizia, per falsa attestazione all’Autorità Giudiziaria sull’identità personale, in concorso, con recidiva.
L’uomo dovrà scontare una pena di tre anni presso il proprio domicilio.