“Ballando per la salute”, appuntamento in piazza Don Soria
Oggi alle 18.30 esibizione delle donne protagoniste del percorso
ALESSANDRIA – Si terrà oggi la giornata finale del progetto “Ballando per la salute”, nato da un’idea di Associazione Ises con la partecipazione dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria e delle Associazioni Bios – Donne operate al seno e Zonta Club e con il finanziamento dell’8xMille della Chiesa Valdese.
“L’obiettivo – spiegano gli organizzatori – era quello di migliorare la qualità della vita delle donne con tumore al seno e a giudicare dalle testimonianze delle 10 partecipanti è stato raggiunto con successo. Alla domanda ‘ho ballato perché…’ hanno infatti quasi tutte risposto ‘perché avevamo bisogno di spensieratezza dopo un periodo difficile che ci ha stravolto la vita e per conoscere donne che avevano vissuto la nostra stessa esperienza’. Un percorso durato 32 lezioni e che si concluderà in piazza Don Soria (ad Alessandria) alle 18.30, che ha voluto quindi sostenere e ispirare donne che hanno avuto un tumore al seno nel recupero del loro benessere psico-fisico grazie a un protocollo che utilizza gli strumenti della danza. Ballando per la Salute è stato incentrato sul concetto della danza come terapia, in grado di offrire alle partecipanti un appoggio psicologico, di conforto e di sostegno durante il percorso di cura del tumore al seno, con effetti positivi sull’ansia e depressione della paziente, sulla percezione dell’eventuale femminilità perduta o messa in discussione dalle cure”.
“Nessuna aveva mai ballato prima e non credevano di riuscire a farlo, eppure alla fine di questo progetto vedrete cosa sono riuscite a imparare” dice Dolores Forgione, vice presidente di Ises. “I benefici del progetto sono stati moltissimi. Alcune figure delle coreografie aiutano a recuperare la sensibilità alle mani e ai piedi dopo la terapia, ma i risultati a livello psicologico si sono visti immediatamente. Si è creato un gruppo di donne complici che si sono divertite e messe in gioco”.
“Si tratta di un progetto di cui siamo fieri di far parte – sottolinea il dottor Antonio Maconi, direttore del Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione dell’Azienda ospedaliera alessandrina – che si inserisce appieno all’interno dei percorsi di umanizzazione delle cure che stiamo portando avanti con attenzione e interesse anche nell’ambito del Centro Studi per le Medical Humanities. Un ringraziamento particolare va a tutte le associazioni che hanno collaborato alla riuscita di questo percorso generatore di benessere per il loro costante impegno nel miglioramento delle cure delle pazienti dell’Ospedale di Alessandria”.