Di corsa contro la mafia: a Cascina Saetta tornano i podisti che fecero l’impresa
A dieci anni dalla manifestazione che toccò tutti i Comuni della provincia per raccogliere fondi destinati alla ristrutturazione
BOSCO MARENGO — Dieci anni fa una corsa podistica lunga 60 giorni toccò tutti i Comuni della provincia di Alessandria per dire “no” all’illegalità. Un progetto ambizioso, realizzato nel 2011 dall’Uisp e da Libera, l’associazione anti mafia.
I fondi raccolti da “Uniamo la provincia” – questo il nome della manifestazione sportiva – furono destinati alla ristrutturazione di Cascina Saetta, il primo bene confiscato alla criminalità organizzata in provincia di Alessandria. Un piccolo immobile in località Donna a Bosco Marengo, il cui recupero sociale e produttivo rappresenta il simbolo di una risposta ferma, inequivocabile e trasversale di tutto il territorio alla mafia.
Oggi Cascina Saetta ospita un impianto didattico di acquaponica ed è gestita dall’associazione Parcival, che promuove la partecipazione civica nella provincia.
Sabato 26 giugno una rappresentanza degli appassionati podisti che dieci anni fa “fecero l’impresa” si ritroveranno a Bosco Marengo, per una corsa simbolica dal municipio a Cascina Saetta, che oggi ha nuova vita grazie anche al loro impegno.
Alle 10.30 è previsto il ritrovo presso il Comune di Bosco Marengo, con saluto del sindaco Gianfranco Gazzaniga. Poco dopo si partirà a passo di corsa verso Cascina Saetta, che dista circa 3 chilometri. Ad accogliere i partecipanti all’arrivo ci sarà la referente provinciale di Libera Paola Sultana e gli altri volontari dell’associazione anti mafia.