Lega: “Il Golf Club non è un parco”
Cerini chiede di valorizzare la natura sportiva della struttura
ACQUI TERME – Il Golf Club ha riaperto i battenti grazie all’intervento di una joint venture formata da due imprenditori, Antonello Paderi e Alessandro Bonelli. Finalmente la comunità bollente ha uno specchio d’acqua dove rinfrescarsi nella canicola. Sulla questione è intervenuta la Lega acquese che per bocca del consigliere comunale Marco Cerini ha dichiarato: «Siamo riconoscenti a chi ha preso in carico la gestione del complesso per di più per pochi mesi e con la stagione estiva alle porte – spiega – Il punto che noi vorremmo invece affrontare è l’idea che ha la nostra Amministrazione sul presente e sul futuro del complesso».
Concordi nella volontà di creare un parco per le famiglie e le associazioni, un luogo di aggregazione. «Non pensiamo però che il campo del Golf sia l’area adatta – stigmatizzano i leghisti – Trasformare un campo legato ad uno sport, a gestione privata, in un complesso pubblico andrebbe a svilire la sua natura, senza dimenticare i danni all’indotto». Focus quindi puntato sull’uso turistico: il golf club arricchirebbe l’offerta nostrana.
«Piuttosto che dismettere la struttura sportiva sarebbe meglio cercare investimenti per migliorare il campo, i servizi e l’ospitalità – propongono – I bandi? Vincolare con la pretesa di donare un parco alla città (a spese del privato) scoraggerebbe qualsiasi imprenditore. Un’area verde comunale c’è già, quella del Castello, riqualificatela! Il sindaco dovrebbe porsi una domanda: cosa ha da offrire Acqui rispetto ad altre località?».