Teatro comunale: entro fine mese il bando per la gestione
Si punta alla riapertura entro la prima metà di ottobre
OVADA – Un bando per individuare il gestore del Teatro comunale il cui recupero è oramai terminato. Sarà pubblicato entro la fine del mese il testo con il quale a Palazzo Delfino sperano di mettere fine a una partita che prosegue dal giugno 2012. In quella data infatti la sala del Lux, fino a quel momento gestito dalla sorelle Dardano, chiuse i battenti per l’ultima volta.
«L’indicazione per la riapertura è per il 10 ottobre. Abbiamo voluto tenerci larghi». Prova a guardare il futuro con ottimismo l’assessore alla Cultura Roberta Pareto che sta lavorando sulla riapertura del teatro. Per la seconda domenica di ottobre è in programma il primo spettacolo del programma autunnale del Rebora Festival. L’auspicio è che per quella data tutto sia definito. Di sicuro, dopo una piccola diatriba proprio sull’impianto delle norme da rispettare, ci saranno i 350 posti a sedere. Anche le poltrone di velluto sono rimaste le stesse del momento della chiusura. Sono state ricollocate nella loro posizione originaria dopo che erano state spostate per consentire l’installazione del reticolo di palificazioni necessario durante lo sviluppo del cantiere. Le norme contenute nel bando dovranno chiarire qualcosa di più sulla gestione futura della sala (al momento rimane il tentativo di inserirla nel circuito regionale di Piemonte dal vivo).
Di fatto, coordinato dall’architetto Dorino Massucco in qualità di direttore dei lavori, è durato un anno il cantiere (al netto di alcuni stop dovuti al rispetto delle norme sanitarie necessarie negli ultimi mesi) portato avanti dall’impresa vercellese Gm. L’investimento complessivo è stato di 400 mila euro con un contributo in arrivo dalla Regione che ha coperto la metà della spesa. Il progetto redatto dagli ingegneri Enrico Ferrari e Giacomo Gatti ha previsto la completa rimessa a norma della sala. «Interventi di tipo tecnico – ha spiegato in più di un’occasione lo stesso Ferrari – impianti elettrici e riscaldamento, installazione di porte tagliafuoco, nuove funi sul palcoscenico».