Caso Solvay, stasera il Consiglio comunale aperto
Ripresa la produzione di cC6O4. Intanto voci di palazzo (Ghilini) indicano l'ingegner Claudio Coffano in partenza per Torino
ALESSANDRIA – Il caso Solvay approda in Consiglio Comunale per volere del presidente Emanuele Locci che, a distanza di un anno dalle sue prime dichiarazioni sulla volontà di affrontare in maniera trasparente e pubblica una questione spinosa, ha mantenuto l’impegno.
Tutte le parti coinvolte sono state invitate a portare il loro contributo per delineare l’attuale situazione. Per l’incontro è prevista la modalità di collegamento in videoconferenza.
Intanto, sul “caso Solvay” emergono nuovi particolari.
Produzione Pfas cC6O4: la Solvay riattiva i motori, anche se solo parzialmente. Lo start arriva direttamente dalla Provincia: pare evidente dunque che parte delle prescrizioni pretese dalla Conferenza dei Servizi siano state esaudite.
Il via libera (arrivato lo scorso maggio) riguarda un solo reparto, quello dove già si produceva il Pfas di nuova generazione, ha spiegato l’ingegner Claudio Coffano, responsabile Ambiente dei Palazzo Ghilini. «Prima di estendere l’autorizzazione ad altri reparti bisognerà concludere la verifica sull’attuazione degli interventi prescritti all’azienda».
Per Arpa – Direzione di Alessandria e Asti diretta dal chimico Marta Scrivanti, gli interventi effettuati dalla Solvay nel reparto che ha ricevuto l’ok hanno avuto buon esito, risolvendo le criticità precedenti.
«L’azienda ha ottemperato alle richieste della Conferenza dei Servizi per cui è stata concessa una parziale autorizzazione a produrre il cC6O4 – ha spiegato Gianfranco Baldi, presidente della Provincia di Alessandria – Sono stati eseguiti dei sopralluoghi, dei controlli dagli organi preposti (in primis Arpa, ndr), e a seguito della relazione è seguita la riapertura parziale».
La storia della produzione del nuovo Pfas è travagliata. Lo scorso febbraio la produzione subì uno stop.
«Per noi – aveva affermato il 4 febbraio scorso l’ingegner Coffano – l’unica possibilità di produrre e utilizzare a Spinetta il cC604 è il pieno rispetto delle prescrizioni indicate nell’ultima autorizzazione alla modifica sostanziale rilasciata. Condizioni che allo stato attuale non sono ancora state pienamente attuate dall’azienda». Ora, a distanza di pochi mesi, la situazione sembra essersi sbloccata. Anche se parzialmente: la Solvay, secondo Arpa, in pochissimo tempo avrebbe posto in essere le prescrizioni richieste, almeno quelle riferite al reparto che ha ripreso la produzione.
Cambio al vertice del settore Ambiente della Provincia?
Da settembre ad occuparsi del settore Ambiente per la Provincia di Alessandria, e quindi anche dell’inquinamento di Spinetta, potrebbe non essere più l’ingegner Claudio Coffano. Voci di palazzo lo indicano in procinto di iniziare il nuovo lavoro a Torino dove dovrebbe svolgere lo stesso incarico che per tanti anni lo ha visto impegnato nell’Alessandrino.
Il diretto interessato non conferma, anche se la voce è trapelata negli uffici dell’Amministrazione.
Il Consiglio comunale
Intanto, questa sera – martedì 15 giugno alle 20.30 – si terrà il Consiglio comunale aperto sul caso Solvay.
All’incontro sono stati invitati i rappresentanti di Prefettura, amministrazione provinciale, Asl e Aso, Arpa, Università del Piemonte Orientale, Diocesi, organizzazioni sindacali, associazioni ambientaliste, oltre ad esponenti dell’azienda.
«L’obiettivo – spiega lo stesso Locci – è quello di avviare una discussione che permetta di rappresentare in maniera trasparente le diverse posizioni in campo e di fornire ai cittadini e all’assemblea il maggior numero di informazioni necessarie a comprendere gli esatti termini del problema ambientale e delle vicende occupazionali. Tenendo conto sempre che la salute viene al primo posto nella valutazione di ogni questione, credo che si debba fare uno sforzo per trovare un approccio il più possibile equilibrato e realistico da parte di tutti: ecco la strada che con questo consiglio comunale vogliamo contribuire a tracciare».
Il Comitato Stop Solvay ha annunciato che non prenderà parte all’incontro, perdendo così un’ottima occasione per formalizzare pareri e richieste all’organo collegiale ed elettivo che esercita le funzioni di indirizzo e controllo politico amministrativo.
Gli ambientalisti spiegano la scelta in un lungo comunicato: «I tempi per discutere con chi è rimasto silente davanti a inquinamento e morte si sono conclusi». Gli ambientalisti citano può volte sindaco e assessori silenti di fronte al dramma di Spinetta, ma questa sera è il Consiglio comunale a riunirsi non la Giunta.