Enoteche, è pronto il protocollo d’intesa per strategie comuni
Il documento coinvolge cinque realtà diverse tra l?Alessandrino e l?Astigiano
CASALE – Un protocollo d’intesa tra le Enoteche di Alessandria, Acqui Terme, Casale Monferrato (che però da poco prima di natale è ancora chiusa in attesa del nuovo gestore) e Ovada, di Nizza Monferrato e Canelli per la provincia di Asti. All’interno non solo il recepimento della nuova disciplina regionale in materia ma anche l’embrione di una serie di iniziative comuni di promozione che si svilupperanno nel prossimo futuro e che sviluppa quel concetto di Gran Monferrato che sta indirizzando l’attività nell’ultimo anno. Sarà firmato a Ovada, in Enoteca, il 22 giugno prossimo nel corso di un evento nato soprattutto per celebrare il settimo compleanno del riconoscimento Unesco per i territori di Langhe, Roero e Monferrato di cui si è parlato anche nel recente passato per un possibile allargamento.
«Per noi si tratta sicuramente di un tassello significativo – racconta Mario Arosio, presidente dell’Enoteca di Ovada -. Un passo deciso verso l’individuazione di quella strategia comune che deve portarci a lavorare assieme per il bene del territorio». Si parla di un marchio e di un confezionamento comuni per i prodotti delle diverse realtà territoriali. In più c’è la possibilità di creazione di un passaporto, uno strumento che indirizzi i visitatori delle singole enoteche verso le associate in modo da creare un circuito virtuoso in una porzione di territorio più ampia.
Sempre il 22 giugno sarà Roberto Cerraro, direttore del direttore dell’associazione che dura l’attività del sito “Paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato”, a presentare i risultati della sua ricerca sviluppata su indirizzo del Ministero della Cultura per comparare l’area Unesco Piemontese con gli altri siti protetti a sfondo vitivinicolo (una quindicina) sparsi per il mondo. Un modo per certificare l’impatto che l’ottenimento del riconoscimento ha avuto sui territori interessati e fare il punto in un momento fortemente segnato dal turismo di prossimità imposto anche dalla fase che stiamo attraversando. Sullo sfondo, come già scritto la scorsa settimana, la possibilità concreti di un allargamento della zona cuscinetto. «In un prossimo futuro – ha confermato lo stesso Cerrato – l’area potrebbe allargarsi sui tre fronti già interessati». Questo potrebbe sottintendere l’inserimento dell’Ovadese rimasto escluso, con qualche polemica e grande delusione, sette anni fa. «Le mappe non sono ancora definite ma stiamo lavorando con l’idea di presentare la proposta nel 2022».
Enoteca e Paesaggi vitivinicoli di recente hanno sviluppato collaborazioni operative sulla formazione. «Per noi – ha concluso Cerrato – l’Enoteca è diventata interlocutore abituale e affidabile». Per questo l’appuntamento del 22 giugno assume questa importanza, la possibilità di dare una forma più concreta al disegno di sviluppo della nostra area per i prossimi anni.