Al Balbo gli alunni riuniti per raccontare il dramma “Dad”
Hanno presentato ieri mattina il progetto su cosa vuol dire essere studenti in pandemia
CASALE – «È importante dare parola alle cose che ci accadono. Così da prenderci cura di noi e di chi sta intorno a noi» ha esordito Ombretta Zaglio ieri mattina, nell’aula magna del plesso Lanza dell’Istituto Balbo, durante la presentazione del progetto video (di cui abbiamo parlato qui) che ha realizzato collaborando con alcuni studenti del Liceo delle scienze umane.
I ragazzi hanno presentato ai loro compagni di scuola in modalità mista – sia in presenza che in diretta streaming – il lavoro che hanno realizzato: una raccolta di narrazioni su cosa vuol dire essere uno studente in “Dad” e come la pandemia ha cambiato radicalmente le loro vite.
Dopo l’introduzione tenuta dal dirigente scolastico Riccardo Calvo, gli alunni riuniti hanno raccontato che cosa ha significato per loro realizzare questo video. «Ora ci sentiamo più sicuri di noi stessi – hanno spiegato – Grazie a questo progetto abbiamo imparato a metterci sempre in gioco e a non curarci dei giudizi degli altri».