“Coltivare il sogno. Con la testa, con il coraggio”
Longo: "In difesa Cosenza e Macchioni non sono le sole alternative. Loro magari sornioni, ma forti"
ALESSANDRIA – La testa, più delle gambe. Soprattutto adesso, soprattutto quando si intravede il primo traguardo. L’Alessandria fisicamente sta bene, ma Moreno Longo sa che per correre di più, e meglio, serve molto altro, “la condizione fisica è sorretta dalla testa. Servono coraggio, positività, fiducia, convinzione, autostima“. In una parola, “motivazioni”, la benzina che cambia la velocità e l’intensità, cambia l’approccio, può anche trasformare un movimento in una giocata decisiva.
Nessuna lesione per Chiarello, domani mattina valuteremo bene le scelte
Sta bene anche Chiarello, che domenica ha lasciato il campo dopo 20 minuti,“gli esami hanno escluso lesioni e questa è una notizia positiva. Lavoreremo bene sulla sintomatologia, abbiamo ancora un allenamento domani mattina, perché in questi primi due giorni abbiamo dato un po’ di recupero alla squadra”.
RIPRESA CRUCIALE
A Gorgonzola l’Alessandria ha colpito nella ripresa, che solitamente è una prerogativa dell’Albinoleffe, specie nelle gare di ritorno. Le prestazioni dei bergamaschi con Modena e Catanzaro sono campanelli d’allarme? “Sono un elemento che ci deve, insegnare, ancora di più, il tipo di avversario che avremo di fronte, sempre dentro la gara, per crearci difficoltà. Noi dovremo essere ancora più bravi a soffrire, essere squadra, lottare con il coltello tra i denti. Siamo consapevoli che sarà una partita complicata, che richiede una prestazione di livello ancora più alto. Dobbiamo essere protagonisti con la capacità di imporre le nostre caratteristiche e cercare di farlo sempre, dall’inizio alla fine. Aggressivi, intensi contro una avversaria che non muore mai, che sa essere anche sorniona, sa aspettare, ma con giocatori capaci di sorprendere e di colpire in qualsiasi momento. Penso a Manconi, abile ad attaccare la profondità e giocare negli spazi. Per noi massima attenzione”.
Avversario che non muore mai. Attenti a non permettere a Manconi di attaccare la profondità
Le partite di questi playoff Longo le ha seguite tutte, ha valutazioni per ogni pretendente alla B, ma è concentrato solo sull’Alessandria e su una gara che, per i più giovani, è quasi come la notte prima degli esami. “Bisogna saper gestire le emozioni, per non arrivare troppo carichi o troppo scarichi. Conta essere al punto giusto , per tirare fuori il potenziale di ognuno. Si lavora sulla convinzione dei ragazzi, sull’autostima, sulle qualità di ognuno. Partite come quella di domani si preparano da sole, ma in alcuni frangenti è utile anche alzare il volume dell’intensità già nel pregara“. E, quindi, caricare un gruppo consapevole del valore di ciò che si sta giocando.
QUALE DIFESA?
Con l’indisponibilità di Bellodi e Sini e la squalifica di Parodi la difesa è il reparto con gli uomini contati. Meglio l’esperienza di Cosenza o la freschezza di Macchioni? ” Il reparto difensivo perde giocatori importanti, ma in rosa abbiamo alternative all’altezza e le scelte le vedrete domani alle 20.30. Nella sgambata di domani mattina faremo ancora valutazioni su di noi e sull’avversario, quale sarà la strategia iniziale e come, eventualmente, cambiare in corsa. Cosenza e Macchioni non sono le sole alternative, ne avremo anche altre“. Ad esempio anche Mora.
UN ALTRO ATTACCO
Sulle scelte e l’atteggiamento difensivo dei Grigi peseranno l’uscita di Giorgione e il ritorno di Macchioni in attacco? “Due elementi con caratteristiche diverse: Manconi è più attaccante, non solo nei movimenti, ma anche nella testa, Giorgione è giocatore di grande spessore, che sa dare equilibrio anche alla fase difensiva e disponibilità nella fase di non possesso e sa cucire il gioco tra centrocampo e attacco. Dovremo essere molto bravi noi a lavorare sulla profondità di Manconi, perché sappiamo che la sua rapidità negli spazi può creare difficoltà“. Albininoleffe con attacco a due, o Zaffaroni rinuncerà a Cori per aggiungere un esterno in più? “Noi dovremo essere pronti a qualsiasi situazione: non possiamo entrare nella testa dell’avversario, ma essere preparati allo spartito della gara. Spesso ci sono partite nella partita, letture anche da cambiare e dobbiamo farlo dentro il campo. Si deve lavorare sui principi, di fronte abbiamo un avversario forte“.
Dal 1′ al 90′ dovremo ilimitare il valore dei singoli eed essere protagonisti, con la capacità di importte le nostre caratteristiche
La gabbia su Genevier ha funzionato: vale la pena di insistere se sarà ancora lui il play? ” Genevier è elemento di alto livello, ha fatto categoria importanti, che sa muoversi con intelligenza e qualità tecnica. Non mi fossilizzerei, però, solo su di lui, ma sull’intera squadra: ha il capocannoniere del girone (Manconi, 17 reti, ndr), ha elementi come Gelli, che possono cambiare la gara, ha quinti di gamba, difensori centrali giovani, ma di grande prospettiva, come Canestrelli. Non è in semifinale per caso, bisogna prestare attenzione a tutto il valore dei loro singoli e della loro organizzazione“.
GLI ULTIMI ATTI
Come si colloca l’Alessandria in questa final four? “Per noi è stato fondamentale superare l’ostacolo della prima gara, dopo un mese senza giocare e senza riscontri veri. Per una squadra, e un allenatore, la partita è il tornaconto del lavoro che si fa: adesso siamo nella condizxone di potercela giocare e faremo di tutto per continuare a coltivare questo sogno“
CON LA GENTE
Domani sera mille al Moccagatta. Conterà? “Voglio ringraziare tutti già per la gara di andata: è stata come giocarla in casa. Il loro entusiasmo è stata una spinta in più. Sarà bello averli al fianco, il rammarico è non avere lo stadio pieno come un evento come quello di domani avrebbe meritato. Sono convinto che, con una capienza maggiore, non ci sarebbero stati comunque più biglietti”.
Intanto la Lega Pro ha cambiato la data della finale di ritorno: giovedì 17 giugno, e non più il 16, per evitare la concomitanza con Italia – Svizzera, che avrebbe tolto la diretta Rai all’ultimo atto della stagione.