Giancarlo Repetto: racconti brevi sulla vita al tempo del lockdown
Oggi la prima presentazione pubblica del volume
TAGLIOLO MONFERRATO — Ispirazioni improvvise e inattese. Le ha raccolte tutte in un unico volume Giancarlo Repetto, scrittore e saggista tra il 2008 e il 2017 insegnante al liceo Dante Alighieri di Bucarest e collaboratore di due università nella capitale romena. “Oltre il velo del reale”, pubblicato di recente con l’associazione culturale “Liberodiscrivere” rappresenta il suo ritorno in libreria dopo “Bucarest in bianco e nero” (2010), “Ventotto tagli di luna” (2013) e il più recente “Diario del Disincanto di J.J.Panama” (2018).
Il libro sarà presentato oggi, sabato 5 giugno, alla biblioteca comunale di Tagliolo Monferrato (ore 17), con la partecipazione dell’autore e di Vittorio Rebuffo.
«Il mio libro – spiega Repetto – raccoglie cento brevi racconti o romanzi in miniatura. Le storie sono inserite in una struttura che le ordina in tre parti: “La mente”, “Il corpo”, “L’anima”, che propongono soggetti e registri espressivi differenti. Ho iniziato a scrivere questi racconti nel marzo del 2020 durante il primo lockdown perché da quel momento ho cominciato a sentirmi all’interno di un’esistenza surreale e mi è venuto spontaneo immaginare delle storie che andassero oltre».
Dalla morte violenta di un gabbiano che ha sbattuto contro una vetrata, a un’anfora greca che si frantuma in mille pezzi. L’autore si inserisce nel solco della più autentica tradizione narrativa della nostra letteratura, che tranne eccezioni, annovera autori di novelle: da Boccaccio a Tabucchi, da Sacchetti a Verga, da Pirandello a Manganelli e Parise. Poche parole per delineare una vicenda, conferire un’identità al personaggio.
Le storie si trasformano in una riflessione intorno al caso e alla scelta, un tentativo di osservare gli interstizi che attraversano il tessuto dell’esistenza. Nelle pagine aleggia un’inquietudine metafisica che illumina di una luce enigmatica gli accadimenti e che non cerca risposte, ma un segnale, un’apparizione. E la costrizione determinata dal lockdown dello scorso anno si contrappone alla vaghezza degli spazi e agli enigmi delle situazioni nei quali si muovono i personaggi descritti.
Giancarlo Repetto è nato nel 1954 a Valmadonna ma ha vissuto a lungo a Ovada dedicandosi all’insegnamento dal 1980. Poi la necessità di un’esperienza all’estero per ampliare gli orizzonti con esperienze nuove.