Giro Donne: le più forti al mondo sulle nostre strade
Presentata l'edizione 2021, quattro tappe in Piemonte, una tutta in provincia
ALESSANDRIA – “Abbiamo voluto mettere al centro i valori delle donne nello sport“. Roberto Ruini, fondatore di Pmg Sport, che da quest’anno organizza il Giro d’Italia Donne lo sottolinea. Evidente fin da subito, dal nome appunto: non più Giro rosa, come nelle 31 edizioni precedenti, dal 2002 con la regia di Giuseppe Rivolta, ma Giro Donne, le protagoniste avranno una ribalta mediatica diversa, molto più ampia, e, anche, una attenzione forte all’ambiente. “Straordinario il rapporto con il territorio, con le amministrazioni locali, che hanno subito condiviso il nostro progetto. Dieci frazioni, ovunque la consapevolezza che avere le più forti cicliste oggi in attività è una vetrina eccezionale per i luoghi, anche grazie agli spazi televisivi, su Rai ed Eurosort e canali e siti tematici, oltre che sulla carta stampata, per mostrarsi al mondo”.
DA CASALE A OVADA
Una opportunità che hanno saputo cogliere i comuni della nostra provincia protagonisti della terza frazione, domenica 4 luglio, 135 chilometri, una delle più lunghe. “Intesa immediata con sindaci e realtà sportive locali”, insiste Ruini: il via sarà da Casale, piazza Castello, l’arrivo a Ovada, che si riprende un ruolo di primo piano dopo l’amarezza per essere stata tagliata fuori dalla Milano – Sanremo. Traguardo in corso Martiri della Libertà, palco con le premiazioni in piazza Martiri della Benedicta.
Passaggio ad Alessandria, traguardo volante ad Acqui e quattro Gran premi della montagna, a Morsasco, nel primo passaggio a Ovada in località Cappellette, a Belforte e a Mornese. Solo il primo tratto è per le velociste, ma già dalla salita da Prasco a Morsasco ci potrà essere selezione, anche se a fare la differenza potrebbe essere proprio l’ascesa di San Barnardo, verso le Cappellette, perché la strada è stretta e ci sono pendenze e strappi impegnativi.
“Tutte le dieci frazioni sono state pensate per rispondere anche alle richieste del ct della nazionale, perché il Giro Donne – spiega Beppe Rivolta, che lo ha organizzato dal 2002 e che resta nello staff, come prezioso direttore sportivo – darà anche indicazioni per le Olimpiadi”.
PRESTO NEL WORLD TOUR
Il Giro Donne non è inserito quest’anno nel calendario dell’Uci Women’s World Tour, “ma avremo al via nove formazioni World Tour e le più forti atlete a livello mondiale”. E l’impegno della federazione, e del suo nuovo presidente, Cordiano Dagnoni, “è riportare la corsa dentro il programma mondiale già dal 2022. Con il presidente Uci Lappartient la questione è già stata affrontata e gli sviluppi saranno positivi”. Dagnoni impegnato anche per una parificazione dei premi tra uomini e donne, come sarà già ai campionati italiani.
Dal 2 all’11 luglio dieci frazioni, oltre 1000 chilometri, grazie alla copertura curata da Pmg le immagini arriveranno in 150 paesi e, per la prima volta, intorno alle 15, saranno trasmessi gli ultimi chilometri sulla piattaforma streaming, “e ci saranno finestre all’interno delle tappe del Tour maschile”. Più attenzione e servizi su Rai ed Eurosport.
Prima di arrivare in provincia di Alessandria ci sarà una durissima cronometro a squadre, di ben 27 chilometri, da Fossano a Cuneo, e il giorno dopo, sabato 3, si salirà da Boves a Prato Nevoso, con un dislivello di oltre 1000 metri. Poi toccherà alla Casale – Ovada, la quarta frazione piemontese sarà una crono individuale, da Fondovalle di Formazza, alla Cascata del Toce, massima quota dell’edizione 2021. Tre le tappe lombarde, con passerella a Milano, l’ottava inizierà in Veneto e si concluderà in Friuli Venezia Giulia, dove si correranno le ultime due, e alla penultima ci sarà l’ascesa al Monte Matajur. L’ulimo traguardo sarà a Cormons.
24 SQUADRE, 450 PERSONE
Le squadre al via sono 24, di cui nove di Wolrd Tour, e 144 atlete, ma la ‘carovana’ del Giro Donne è ben più ampia, quasi 450 persone. Cinque le maglie: rosa alla leader assoluta, ciclamino per gli sprint, verde per i gran premi della montagna, bianca per le giovani e azzurra per la migliore delle italiane. Ci sarà la vincitrice 2020 Anna van der Breggen, le più accreditate sono Lucinda Brand, Armanda Spratt, Marianne Vos, e il gruppo delle italiane, con Elisa Longo Borghini, Tatiana Guderzo, Elena Cecchini, Marta Bastianelli, Silvia Valsecchi, Letizia Borghesi ed Erica Magnaldi. Grande attenzione alla sicurezza, con un quartier tappa covid free, grazie a bioreattori per purificare l’aria, maxischermi, intrattenimento. Anche il podio sarà multimediale.