Crisi Cerutti: lunedì la fumata bianca per la cassa Covid?
CASALE – Ci sarebbe dovuta essere anche la curatela oggi all’incontro tra la delegazione della cordata Rinascita e le rappresentanze sindacali della vertenza Cerutti. Il meeting si sarebbe dovuto svolgere allo stabilimento di via Adam, sede del presidio che prosegue da febbraio ma, proprio per l’assenza dell’avvocato Riva in rappresentanza della curatela, si è tenuto in ‘campo neutro’, nella sala consiliare del Comune messa a disposizione dal sindaco Riboldi.
Sul forfait all’incontro ci sono verosimilmente aspetti di tipo tecnico. Mentre l’offerta vincolante di Bobst è stata confermata dalla curatela, così non è per quella di Rinascita nonostante la cordata affermi di averla resa tale il 28 maggio scorso.
Intanto, in merito all’incontro odierno, il pool di imprenditori ha ribadito la sua volontà di partire da via Adam con una cinquantina di persone (dei circa 200 lavoratori implicati nel fallimento) non escludendo potenziali ampliamenti nel corso dei mesi. I sindacati vorrebbero in ogni caso che si potesse quantomeno pareggiare quanto paventato da Bobst, 30 assunti e 40 a lavorare attraverso la cooperativa.
La priorità, prima dell’asta del 30 giugno, è per la proroga della cassa Covid, i due mesi di maggio e giugno chiesti da settimane dai lavoratori, diversamente in un limbo insostenibile. I sindacati torneranno a richiederla in un incontro che ha loro concesso il tribunale di Vercelli lunedì mattina e al quale parteciperà anche la curatela. Ha spiegato Maurizio Cantello ai lavoratori in assemblea pochi minuti fa: «Senza cassa per noi non può esserci alcun percorso di discussione, lunedì siamo convinti ci venga concessa visto che con le offerte vincolanti (almeno una c’è di sicuro nda) si è certi che dei soldi arriveranno, se no torneremo a manifestare al Tribunale».