Feralpi senza Guerra, Alessandria per la battaglia
Prosegue la prevendita. Dalle 10.30 tamponi rapidi a Ortincontra
ALESSANDRIA – All’Alessandria non servono ‘sponsor’ dell’ultima ora come Cassano e Adani, che probabilmente non sanno neppure dove è il Moccagatta e non conoscono una virgola di 109 anni di storia, vagamente si ricordano il colore di una maglia unica. All’Alessandria, lo ha detto chiaro Moreno Longo, oggi serve “la prestazione perfetta“. Cioè il contrario di quanto è successo domenica, ad eccezione di segnali di aggressività, ma poco produttivi, nella ripresa. All’Alessandria serve ferocia, serve avere bene in testa che la vittoria manda in semifinale e, allora, l’avversario lo si azzanna, non gli si dà margine di ragionare, non lo si aiuta con lanci lunghi che fanno la fortuna di una difesa imbattuta da quasi 300 minuti. All’Alessandria serve il cuore, ma non da solo, serve l’intelligenza tattica, serve il palleggio, servono le seconde palle, serve vincere gli uno contro uno, serve mettere i giocatori che attaccano la profondità e danno il cambio di passo nella condizione di farlo.
Servirà anche rivedere la formazione? Possibile, tenendo conto delle quattro diffide (Di Gennaro, Bruccini, Giorno e Mustacchio) e, anche, dell’assenza di Bellodi, per il quale si è ancora in attesa degli esiti degli accertamenti strumentali, ma il problema muscolare accusato non lo rende disponibile. Ricostruire la cerniera di destra, con Parodi più alto e Mustacchio, è una soluzione, se il tecnico deciderà, per il reparto arretrato, di riportare Prestia a destra e inserire Macchioni a sinistra. Almeno per aumentare i giocatori che fanno movimento, che sono mancati domenica. Da valutare anche il minutaggio dei post covid: Casarini è sembrato ancora frenato ed Eusepi un po’ con il fiato corto, ma tre giorni in più possono aver aggiunto minuti e condizione.
La Feralpi ritrova Legati dietro e Carraro play, ma perde Guidetti, e Guerra, che non è al meglio per il problema al flessore che lo ha costretto a uscire a inizio ripresa, partirà dalla panchina, sostituito da Miracoli. A sinistra più Tulli di Ceccarelli, nel centrocampo a destra la conferma di Herghilogiu. “Abbiamo spostato gli equilibri – così Pavanel ai cronisti bresciani – e non possiamo permetterci di avere paura. Regaliamo simpatia, tutti tifano per noi“.
EFFETTO MOCCAGATTA?
C’è un numero che vale la pena di conoscere: il SudTirol ha concesso quasi 200 biglietti all’Avellino, in vendita, e sono andati a ruba. I tamponi, i vaccini, la certificazione di guarigione dal covid valgono a Bolzano, come a Padova e Catanzaro, dove i tifosi sono arrabbiati con la società perché, per problemi tecnici, non può aprire le porte ai 1000 previsti dal protocollo. Le regole le hanno decise Governo e Cts, le società, tutte, si sono dovute adeguare. Anche ai prezzi, imposti dalla Lega, che si prende una parte degli incassi. Alessandria? I numeri di spettatori sono bassi, intorno alla metà della capienza prevista, ma c’è ancora tempo per recuperare: questa mattina, nelle tabaccheria Rovereto e Nervi e alla Soms di Oviglio. (LEGGI QUA LE INFORMAZIONI) tagliandi in vendita. Una parte della Nord seguerà da fuori, in strada. Fischio dì’inizio alle 16.30 (le altre tre gare alle 17.30), con diretta RaiSport.
LE FORMAZIONI
ALESSANDRIA (3-4-3): Pisseri; Prestia, Di Gennaro, Macchioni; Parodi, Giorno, Bruccini, Celia; Mustacchio, Euseoi, Arrighini. A disp.: Crisanto, Chiarello, Cosenza, Di Quinzio, Podda, Gazzi, Frediani, Corazza, Casarini, Mora, Rubin, Stanco. All.: Longo
FERALPISALO’ (4-3-3): De Lucia; Bergonzi, Legati, Nacchetti, Brogni; Hergheligiu, Carraro, Scasella; D’Orazio, Miracoli, Tulli. A disp.: Liverani, Venturelli, Giani, Iotti, Petrucci, Ceccarelli; Morosini, Pinardi, Farabegoli, Gavioli, Rizzo, Guerra. All.: Pavanel.
ARBITRO: Paolo Bitonti di Bologna