Attenti alle truffe, anche online: serie di denunce
Firme apocrife del figlio per ottenere un prestito, nei guai 71enne
CASALE – La Compagnia Carabinieri di Casale Monferrato ha impiegato molte risorse investigative nel campo della prevenzione e repressione delle truffe. La maggiore attenzione è dovuta a un aumento dei raggiri “on line”, sempre più frequenti e sempre più elaborate, fenomeno che si sta accentuando con la fine del lockdown e la crescente crisi economica.
Possono avvenire in svariati modi: nella maggior parte dei casi si tratta di una compravendita finita male, dell’acquisto di merce che si rivela diversa dalle aspettative o di un furto dei dati bancari con conseguente prosciugamento del conto in banca.
Ecco i risultati dell’attività investigativa:
Occimiano: a conclusione degli accertamenti, i militari hanno denunciato per truffa in concorso un 55enne, con numerosi precedenti di polizia, e un 28enne marocchino con precedenti di polizia e irregolare.
I due, in concorso tra loro, dopo avere creato uno pseudo sito e-commerce nel quale veniva pubblicizzata la vendita di motori e ricambi di autoveicoli, riportando impropriamente una Partita IVA, attribuita a un altro soggetto, che è risultato un esercente regolare estraneo ai fatti, convincevano un 69enne residente nella zona a effettuare l’ordine di un motore ATV Citroen Saxo, versando 450 euro su un conto abbinato a una Carta Money di Sisalpay. Dopo il versamento le comunicazioni si sono interrotte e la merce non è stata recapitata.
Occimiano. A conclusione degli accertamenti, i Carabinieri hanno denunciato un 60enne con precedenti di polizia, che, in concorso con altri soggetti in corso di identificazione, avrebbe simulato l’interesse per l’acquisto di 4 pneumatici, pubblicizzato sul sito “Subito.it” e, proponendo il pagamento immediato, inducevano in errore un 24enne della zona che si recava presso un ATM delle Poste Italiane e, su indicazione del 60enne, effettuava una ricarica di circa 2.000 euro su una carta Postepay.
I Carabinieri, appena avuta notizia della truffa, procedevano al sequestro preventivo del conto abbinato alla carta Postepay, consentendo di recuperare circa 350 euro.
Ticineto. Dopo la querela presentata da un casalese, i militari hanno denunciato per falsità materiale commessa dal privato e sostituzione di persona il padre 71enne, il quale, in base agli accertamenti effettuati presso una Società di Recupero Crediti, avrebbe indebitamente consegnato i moduli per la richiesta di un’erogazione di finanziamenti, per i quali erano state apposte delle firme apocrife, a nome e per conto del figlio per un importo di circa 21.000 euro.