Servizi igienici: per il Pd in città situazione indecorosa
Il Partito Democratico si interroga sulla mancanza di servizi in città
ACQUI TERME – «“Scusi, dove posso trovare un bagno?” A chi non è mai capitato di fare o di ricevere questa domanda? – riflette Ezio Cavallero portavoce del Partito Democratico acquese – Il bagno pubblico è un’infrastruttura importante per la città, turistica o meno, un servizio fondamentale per residenti e visitatori. Diciamo subito che da questo punto di vista Acqui Terme ha vissuto momenti migliori. Attualmente, e ormai da troppo tempo, la situazione non è più accettabile. Né in centro, né in zona Bagni un’esigenza così naturale trova decorosa risposta: servizi igienici chiusi o, al massimo e non sempre quello in caserma, in pessime condizioni».
L’analisi dei ‘dem’ parte dall’area camper, apprezzata da molti turisti. «Esiste una piccola struttura che non è chiaro per quanto abbia funzionato e che comunque resta ben chiusa. Anche il servizio autopulente a pagamento sulla pista ciclabile non c’è più da tempo – precisano – Soluzioni ce ne sarebbero diverse, non è che in altre città hanno inventato chissà cosa. Certamente ci vorrebbe un minimo di investimento e, magari, dare poi la gestione a qualcuno che si occupi dell’apertura e della pulizia, applicando un costo minimo o un’offerta per utilizzare il bagno. E allargando un po’ i nostri orizzonti si potrebbe anche attivare nuovamente il servizio di doccia, anche questo segno di civiltà e accoglienza. Siamo la città dell’acqua, ma solo nelle fontane non funzionanti».
Secondo Cavallero e compagni il ruolo del Comune potrebbe essere quello di promotore e valorizzatore di forme di cittadinanza attiva, sull’esempio di altre località, per la cura e la manutenzione dei beni comuni urbani, incaricando singoli cittadini o formazioni sociali stabilmente organizzate. «Una co-responsabilità nella condivisione delle forme gestionali, della manutenzione e del monitoraggio» è la sintesi.