Me.dea incontra Arzigogolo: nasce collezione ‘Giuditta’
Una collana e due paia di orecchini. "Sono oggetti democratici, aiutano le attività del centro"
ALESSANDRIA – “Medea non è solo centro antiviolenza e case rifugio. E’, anche, attenzione e impegno per la cultura di genere”. Che passa anche attraverso la creatività femminile e, ora, anche dentro un laboratorio artistico di Milano, con cui è appena iniziato un percorso lungo un anno, seguito da Mara Mayer, che insieme a Isabella Appolloni, formatrice, responsabile delle risorse umane, ma soprattutto fondatrice di Arzigogolo, ha ideato una collaborazione forte, costruita su quelle che Appolloni definisce “contaminazioni, mescolanze, e anche condivisioni di valori“. Appoggiare l’imprenditoria femminile, sostenendola, è un incentivo proprio a quell’approccio positivo, culturale e non solo, di genere, e i prodotti della creatività sono un aiuto all’attività dei centri antiviolenza, ma anche un messaggio di autostima e affrancamento da comportamenti che umiliano e feriscono le donne. Anche un monile diventa uno slancio di autonomia e di riconquistata libertà, la scelta di tornare a considerarsi e piacersi.
Tutto questo sta dentro la collezione Giuditta, omaggio al simbolo scelto da Me.dea, “un progetto in cui donne aiutano altre donne – insiste Appolloni – e danno vita a qualcosa di bellissimo, che è piacevole indossare ogni giorno”. Una collana e due paia di orecchini (anallergici), creati non con gemme o metalli preziosi, “ma con quelli che sono considerati materiali di scarso pregio: i primi pezzi, nel 2004, erano realizzati con bottoni e stoffe, oggi le resine ci offrono nuove opportunità, ma a renderli unici è il risultato che si crea assemblandoli. Sono belli, molto colorati e, anche, democratici per il prezzo, alla portata di tutte, senza distinzione di età“.
VICINE, INCROCIATE, UNITE
Tanti punti di contatto, tanti intrecci tra Me.dea e Arzigogolo, “mescolare materiali e colori richiede tempo e passione – sottolinea la presidente Sarah Sclauzero – proprio come l’accoglienza e l’ascolto delle vittime di violenza. Che, pure loro, spesso si sentono di poco o nullo pregio e considerazione e, però, con la loro scelta di dire ‘basta’ e di uscire da una vita di violenza, si rendono di nuovo belle, perché autonome ed entusiaste, Anche per questo i colori dei tre pezzi della collezione sono quelli di Me.dea, e di Giuditta, che rappresenta idealmente le donne che noi incontriamo ogni giorno e che intraprendono la strada della loro libertà. Libere anche di sentirsi belle indossando un gioiello“.
TRE PEZZI
La collezione è composta da una collana ‘Giuditta’, lunga 84 centimetri, un rosario di agate, da cui pende una goccia in resina leggerissima color arancio. Ci sono anche due modelli di orecchini: ‘Gerbera’, motivo floreale smaltato, come il pistillo, fucsia, in contrasto con l’amaranto della gerbera, e ‘Goccia‘, modello monachella, corti e compatti con goccia in resina colorata leggerissima che ricorda il bocciolo, simbolo anche di una nuova vita che sboccia dopo la violenza. I pezzi si possono prenotare e acquistare (prezzi da 35 a 42 euro) sul sito e sui canali social di Me.dea e l’unione con Arzigogolo durerà un anno, con risorse da destinare all’attività dell’associazione.