Maurizio Barboro, quarant’anni di magie al pianoforte
Il musicista ovadese taglia un traguardo artistico importante e torna a esibirsi dal vivo
OVADA – «Tornare a esibirsi dal vivo è come recuperare un’abitudine di cui sentivo una grande mancanza». Maurizio Barboro sta per festeggiare quarant’anni di una carriera pianistica che lo ha portato ad esibirsi in tutto il modo e a insegnare la musica agli aspiranti artisti del conservatorio “Niccolò Paganini” di Genova. Tra le iniziative nelle quali è coinvolto c’è anche l’avvio, con la collega Laura Lanzetti, dell’Accademia internazionale di Studi Musicali realizzata presso l’istituto Madri Pie in collaborazione con l’associazione Felice De Giardini. «La musica – racconta l’artista – è la mia passione ma anche una specie di possessione, un piccolo demone che ti spinge ad avere l’urgenza e la voglia di suonare». Una passione nata in particolare dal padre. «La voglia di suonare è nata da piccolissimo. A 5 anni i miei genitori mi mandarono a lezione dalla maestra Tacchino. Mio padre Tullio suonava la batteria. Mi ha insegnato ad avere un approccio serio e rispetto per ogni genere musicale». Tra le prossime esperienze il concerto in programma il 27 maggio a Palazzo Spinola presso il Museo Nazionale.
L’intervista completa in edicola con “l’ovadese” del 20 maggio 2021.