Gavazzana, il Comune non c’è più. Il municipio diventa un bar?
L'immobile è quasi del tutto inutilizzato. L'opposizione: "Facciamolo diventare un centro di aggregazione per il borgo"
CASSANO SPINOLA — Da quando il Comune di Cassano Spinola si è fuso con quello di Gavazzana, il municipio di quest’ultimo è sostanzialmente inutilizzato. Il sindaco Sandro Busseti si è quindi appellato al consiglio comunale per individuare un possibile utilizzo per la struttura, piuttosto grande e collocata in un punto strategico del borgo.
«Negli ultimi due anni e mezzo l’immobile di fatto non è stato utilizzato», ha detto il primo cittadino rivolgendosi al consiglio comunale per «raccogliere idee e proposte». «Non abbiamo alcuna “soluzione preconfezionata”, siamo qui per ascoltare le opinioni di tutti», ha garantito Busseti.
La fusione tra Cassano e Gavazzana era stata avversata dagli abitanti del secondo paese, che avevano votato “no” al referendum indetto dalla Regione. Un risultato che Torino aveva ignorato, procedendo forzatamente alla creazione di un unico Comune.
Per addolcire la pillola ai gavazzanesi, nello statuto del nuovo Comune erano state previste alcune norme a tutela dell’identità del borgo. In particolare, Gavazzana è stata eletta a municipalità, organo di partecipazione che rappresenta la comunità di persone che vivono nel territorio del vecchio Comune. Inoltre nel 2019 sono stati nominati un prosindaco e due consultóri (si tratta rispettivamente di Fabio Monteggi e di Ettore Monteggi e Daniela Giovanna Rusalen), con il compito di esprimere un parere consultivo su tutti gli atti che riguardano Gavazzana.
Anche se ormai svuotato di quasi tutte le sue funzioni, l’edificio del municipio ha dunque un alto valore simbolico per i gavazzanesi. In consiglio comunale, la consigliera di opposizione Manuela Massone ha chiesto che l’immobile continui a svolgere una funzione sociale per il borgo, magari come punto di aggregazione per gli abitanti, come un bar o un circolo. Lo spazio inoltre sarebbe sufficiente anche per ospitare una bottega a servizio del paese.
Tra le varie ipotesi, anche quella di creare lì un ristorante o un’attività ricettiva in grado di richiamare avventori da fuori, magari come punto di appoggio nell’ambito dei percorsi ciclabili attualmente in progetto sulle colline dei dintorni.
Nel vecchio palazzo municipale rimarrà senz’altro lo studio medico, ha assicurato il sindaco. La minoranza ha anche chiesto che una porzione dell’immobile sia destinato alla municipalità di Gavazzana, ad esempio per le riunioni degli abitanti.