Rissa in piazza XX: interrogativi e provvedimenti
Il ritrovo più diffuso per i giovani tra schiamazzi e violazioni del coprifuoco
OVADA – Il giorno dopo i fatti di piazza XX la città si interroga. Due gli aspetti presi in considerazione. In primo luogo la stretta attualità riguarda le botte volate sabato sera, di una decina di giovani identificati dai Carabinieri e di uno di loro costretto a ricorrere alle cure del Pronto Soccorso. Alla base di tutto sembrerebbe, secondo la prima ricostruzione integrata nella giornata di ieri, la scintilla scoccata dopo un apprezzamento rivolto a una ragazza, la successiva reazione di un gruppo di amici.
Sullo sfondo una situazione denunciata più volte negli ultimi mesi: la diffusa elusione, da parte della fascia più giovane, delle norme sul coprifuoco. Il tutto in un quadro di cui da anni le aree tra piazza XX Settembre, piazza Rossa, l’ingresso del parco Pertini e il vicino sferisterio sono luogo di ritrovo abituale. Ne sono testimonianza anche le tante lamentele arrivate negli anni scorso per gli schiamazzi anche a notte fonda. Un fenomeno che si sta riproponendo anche quest’anno, con temperature più gradevoli, al quale è difficile in realtà porre un freno.
Gli stessi controlli posti in essere dai Carabinieri non sembrano essere così utili. Di tutto questo si è parlato ieri in un incontro tra il sindaco di Ovada, Paolo Lantero e i vertici delle forze dell’ordine. “Mi sono fatto un’idea precisa di quel che è successo – ha commentato – La violenza non è mai giustificabile. Nemmeno in questa situazione. Vedremo nei prossimi giorni se sarà il caso di intensificare i controlli, nella consapevolezza delle risorse disponibili”.