Cassinelle: inaugurata una Panchina gigante nella frazione di Bandita
Taglio del nastro per l'opera dalle tonalità gialloverdi
CASSINELLE – È stata collocata lungo il sentiero 561, in un punto di passaggio che offre un panorama decisamente scenografico, la Panchina gigante numero 135 del circuito nazionale “Big Bench Community Project”. Dopo Bosio, nel Novese, Mornese e Rossiglione (in Valle Stura), da domenica pomeriggio anche Cassinelle ha la sua installazione.
Il verde della base contrapposto al giallo acceso della parte superiore. Sono questi i colori scelti per quella, che ben presto, diventerà un’attrazione simbolo per il territorio. Ed è proprio questo l’obiettivo che si era prefissato Chris Bangle, il designer statunitense che, nel 2009, ebbe l’intuizione di realizzare e di installare la prima “Big Bench” a Clavesana, nel cuneese. Da allora la moda ha superato ogni confine territoriale e, dopo l’exploit nelle Langhe, ha raggiunto anche l’Astigiano, la Lombardia, il Veneto, il Trentino, la Toscana e altre zone d’Italia. Al momento risultano in costruzione alcune Panchine giganti anche in Polonia, nei Paesi Bassi e in Inghilterra.
Fra quelle più vicine a casa, però, c’è sicuramente l’installazione di Cassinelle, in quel Anello di Bandita che porta il nome della nota frazione del paese. Un luogo ricco di peculiarità, che riesce a coniugare l’aspetto naturalistico e panoramico con la valenza storica e culturale. Si tratta, infatti, di un sito geopaleontologico raggiungibile a piedi, in bici, a cavallo e in auto che, come il sentiero 561 (che tocca cinque comuni del territorio, ndr) fa parte dell’itinerario regionale “Una volta c’era il Mare”. «Domenica scorsa – afferma il sindaco Roberto Gallo – abbiamo inaugurato insieme alla ProLoco, la Panchina Gigante (Big Bench) del circuito Big Bench Community Project. La panchina è posizionata in località Mazzacani-Bulan e gode di un panorama strabiliante, da Bandita al Monviso. Una meraviglia!».
Sarà il Bar tabacchi Ravera di Bandita ad occuparsi dei passaporti, che non possono mai mancare nelle tasche e nelle borse dei “cercatori” di Panchine giganti, e dei rispettivi timbri. E poi, oltre alla bellezza e all’impatto scenico, l’amministrazione comunale locale ha deciso di scommettere su un’opera che porta sul territorio famiglie, turisti e amanti delle camminate all’aria aperta. E chissà che presto, altri comuni della zona, non possano seguire questo esempio.