Amianto: «Cura e ricerca continuino la loro sinergia»
Afeva chiede un incontro all'Asl e all'ospedale di Alessandria
CASALE – L’Afeva, l’associazione dei famigliari delle vittime dell’amianto scrive alla direzione dell’azienda ospedaliera di Alessandria e all’Asl richiedendo un’incontro sugli sviluppi e le prospettive dell’ex Ufim, l’unità funzionale interaziendale per la cura e la ricerca sul mesotelioma.
Fondamentale, nel corso degli anni, lo stretto rapporto tra la cura del mal d’amianto e la ricerca scientifica. «Il loro lavoro sinergico ha dato risultati importanti a livello internazionale» spiega il coordinatore sanità di Afeva Bruno Pesce.
La richiesta d’incontro serve, nelle intenzioni dell’associazioni, per avere chiarimenti sul futuro di un’unità sostituita nel tempo dall’Unità semplice mesotelioma ad Alessandria e in convenzione con l’Asl per Casale.
«La ripresa di confronto dovrà riguardare il ruolo e le prospettive dell’Unità Funzionale anche nell’ottica del percorso di accreditamento per l’Irccs – Istituto di Ricerca e di Cura a Carattere Scientifico – per patologie ambientali e mesotelioma.
«Fondamentale lo stretto rapporto tra cura e ricerca con personale appositamente dedicato – prosegue Pesce – vogliamo quest’incontro affinchè si possa continuare a sviluppare e portare avanti la vecchia impostazione dell’Ufim».