Abbate: «Big Bench, qui a Casale quando?»
Il giovane consigliere chiede aiuto anche al sindaco di Fubine Lino Pettazzi
CASALE – A luglio 2020 il consigliere comunale di Casale Alessandro Abbate, ai tempi tra le fila dei civici dii Ritrovare a Casale e ora nel gruppo misto (dopo aver aderito a ItalExit con Paragone), aveva realizzato un video (puoi guardarlo qui) con cui illustrava alcune proposte per valorizzare l’area circostante il Po, in particolare la zona verde nei pressi dell’imbarcadero. Tra quelle avanzate, quella di aggiungervi una Big Bench era sicuramente quella più importante. A quasi un anno di distanza Abbate torna a farsi sotto.
E per farlo prende in esame l’aggiunta di una delle caratteristiche panchine nel Comune di Fubine, domandandosi:«E qui da noi quando? Ho potuto ammirare qualche settimana fa, l’installazione dell’ennesima big bench nel nostro territorio, a Fubine. Un progetto che personalmente non colloco in cima ai miei desideri di amministratore ma che certo, e questo bisogna riconoscerlo, è in grado di dare una notevole attrattiva al territorio nel quale viene posizionata. L’anno scorso realizzai un video e più articoli proprio per sponsorizzare questo progetto e lanciare l’idea di una possibile installazione nelle adiacenze del lungo po’ oppure in salita Sant’Anna».
Ma ancora a oggi, la proposta non è stata ascoltata: «Ecco, in un anno, non ho ricevuto risposta da nessuno di coloro che contattai per provare ad attivare il progetto». E nel lodare il primo cittadino di Fubine Lino Pettazzi, lancia un appello a lui e alla Lega «che fanno parte dell’amministrazione di maggioranza di questa città a far sì che questo progetto possa finalmente prendere piede anche qui da noi» anche se, tecnicamente, enti pubblici come il Comune non possono finanziare il progetto delle enormi panchine. Da aggiungere inoltre che non potrebbe essere realizzata nella zona individuata dal giovane consigliere perché posizionata oltre l’argine del grande fiume.
«Immaginate la qualità della veduta nelle giornate di sole a ridosso delle montagne e degli intensi colpi di scena che il nostro paesaggio è in grado di offrire. Se pochi a Casale si muovono per portare novità è ora che qualcuno da fuori ci dia una mano a farlo. D’altronde lo sviluppo comune del territorio farebbe bene a tutta la comunità» conclude Abbate.