Don Orione e il mistero della carità
Celebrata la festa del santo tortonese nel suo santuario che custodisce le insigne reliquie del suo corpo
TORTONA – Nella solennità dell’Ascensione di Nostro Signore è stata celebrata la festa di san Luigi Orione nel suo santuario che custodisce le insigne reliquie del suo corpo. Il solenne pontificale è stato presieduto dal nostro vescovo diocesano Vittorio Viola insieme ai sacerdoti orionini e diocesani; numerose le autorità civili e militari tra le quali il prefetto, il vice questore e alcuni componenti della Sanità del territorio.
Ad animare la liturgia la Corale del Santuario diretta dal maestro Enrico Vercesi. Nella riflessione monsignor Viola ha evidenziato come attraverso il cuore ardente di carità abbiamo conosciuto l’amore di Dio, “visibilità concreta del suo amore, modo con il quale il Signore ha voluto continuare a riempiere il mondo con le parole e gesti di carità di don Orione che profumano dell’amore di Cristo per noi”.
Il vescovo ha poi ricordato a tutti come ognuno, nel proprio ambito e ruolo, dev’essere cooperatore di carità, di pace e fratellanza. Prima della benedizione il direttore provinciale don Aurelio Fusi ha ringraziato e salutato il vescovo al termine del suo mandato ed ha presentato il suo successore don Giovanni Carollo che inizierà il suo ministero il 29 giugno.
Il rettore don Renzo Vanoi ha saluto i presenti, ringraziando i piccoli ministranti, le autorità e tutti i fedeli di questo tempio. I sacerdoti si sono poi recati davanti all’urna di don Orione per la recita della preghiera alla Santissima Trinità ringraziandola “per l’immensa carità che ha diffuso nel suo cuore, donandoci un padre dei poveri, un benefattore dell’umanità sofferente ed abbandonata. Ci conceda il Signore, per i meriti e l’intercessione di san Luigi Orione le grazie richieste per sperimentare la sua divina provvidenza”.
Un grazie per il testo a Fabio Mogni e per le foto a Luigi Bloise