Casale Insieme: «L’Ente Parco del Po? Dobbiamo avere un ruolo chiave»
Le proposte della lista civica per rivalutare l'area fluviale della città
CASALE – È di pochi mesi fa la notizia dell’unione delle aree protette del Po in un unico Ente Parco, che dal confine con la provincia di Cuneo si dirama fino al confine lombardo all’altezza di Valenza. Su questo tema è intervenuta la lista civica Casale Insieme, che proprio in questi giorni ha messo in evidenza la necessità di investire di più su Casale, in quanto uno dei maggiori centri urbani affacciati sul grande fiume, lanciando una frecciatina all’amministrazione Riboldi: «Si ripete da tempo che siamo ‘capitale’ di questo territorio, e l’abbiamo anche scritto in ingresso della città. Ebbene, adesso è tempo di prendersi tutte le responsabilità che questo nome comporta».
Tra le richieste avanzate dalla civica di centro sinistra c’è quella di porre Casale a capo dei Comuni monferrini «in vista di una promozione del territorio unitaria, così da poter dialogare anche con l’area pianeggiante trinese e valenzana». Infatti il Monferrato è sì terra di colline e eccellenti vini, ma non solo. Si estende anche nell’acquese e nella pianura vercellese, al confine con il “triangolo d’oro” del riso italiano Vercelli – Novara – Pavia: «e proprio queste aree, con la recente istituzione dell’area protetta del fiume Po, stanno lentamente acquistando sempre più valore. Valore che potrebbe tramutarsi in un nuovo riconoscimento Unesco in quanto Riserva della Biosfera, se ci si impegna nel suo ampliamento».
E dopo le richieste arrivano anche le proposte: «bisogna continuare con provvedimenti concreti come la seria campagna anti abbandono di mozziconi di sigaretta, altamente inquinanti. Inoltre è necessario adottare delibere contro l’utilizzo intensivo di pesticidi e di norme a livello comunale che permettano di arrestare il consumo di suolo favorendo ristrutturazioni e riqualificazioni». Infine i civici sottolineano «la necessità di continuare con attività volte alla promozione dell’ambiente fluviale, cercando di dare maggior spazio a quelle iniziative a impatto minimo come la realizzazione della pista ciclabile VenTo».
«Casale e il Monferrato possono entrare in un vero e proprio rinascimento – concludono – emancipandosi dal loro passato esclusivamente industriale, e riscoprendosi centro culturale e di pensiero che sia in grado di pensare un futuro diverso. Ma per farlo ci vuole coraggio, coraggio di fare grandi scelte, a tutto beneficio delle generazioni presenti e future».