Non riesce a passare l’esame di guida, acquese con una falsa patente armena
ACQUI TERME – A marzo 2020 in piena “pandemia” aveva provato ad ingannare gli Agenti della Sezione Polizia Stradale di Alessandria – Distaccamento di Acqui Terme, consegnando loro un documento di fantasia (di quelli che vengono venduti in Internet) per dimostrare di essere titolare di patente di guida straniera e poter quindi circolare sul territorio Italiano.
In quella circostanza gli erano state elevate le sanzioni amministrative previste per chi guida senza patente (oltre 5.000 euro) ed il fermo dei veicolo per mesi tre.
Questa volta, poche settimane fa, a bordo di una potente Audi (con targa italiana) è stato nuovamente sottoposto a controllo di Polizia dal personale del Distaccamento Polizia Stradale di Acqui Terme, particolarmente impegnato nella tratta tra la cittadina termale ed il capoluogo di provincia, ed agli Agenti ha esibito una patente armena.
Da una prima accurata analisi della patente esibita, gli Agenti subito si sono accorti che aveva difformità tali da farla ritenere non originale. In particolare, l’assenza di alcuni sistemi di sicurezza e la qualità e il tipo di stampa, difformi dalle peculiarità prescritte.
I successivi esiti degli accertamenti con le Banche Dati in uso alle forze di Polizia, nonché la collaborazione con i collaterali Uffici di Polizia Internazionali, hanno consentito di determinare una serie di anomalie ed inesattezze che hanno consentito di accertare la falsità completa di questa “nuova patente di guida”.
Il documento in argomento, quindi, è stato sottoposto a sequestro penale perché ritenuto affetto da falsità materiale e trasmesso al Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica, per gli accertamenti non distruttivi, finalizzati ad accertare gli elementi di falsità.
L’uomo, stabilmente residente ad Acqui Terme, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il delitto di falsità materiale in atto amministrativo commesso da privati (artt.477/482 del c.p.) e ricevuto la contestazione delle sanzioni amministrative pecuniarie di oltre 5.000 euro nonché un ulteriore fermo amministrativo anche di quest’altra vettura.
Il giovane ha poi riferito di non essere riuscito a superare gli esami di guida presso le Scuole Guida alle quali si era rivolto e pertanto aveva ritenuto più semplice “far arrivare” quella patente dall’estero.